La vittoria di Avellino può dare il via allo sprint finale del Palermo verso una buona posizione in classifica in vista dei play off. Ed il secondo posto nel girone C del Catanzaro che dista 4 lunghezze, non è una utopia.

A patto che i rosa al Barbera continuino nel loro ruolino di marcia interno e che la vittoria per 2-1 al Partenio di ieri non sia un episodio isolato. Le aquile, ad onor del vero, fuori casa hanno avuto solo tre acuti e prima della vittoria di ieri con gli irpini erano rimasti in astinenza da tre punti in trasferta per oltre 4 mesi, sorridendo pienamente solo a Vibo Valentia ed Andria, le ultime due in classifica.

Per il Palermo un calendario sulla carta favorevole

Palermo ribalta il risultato con l'Avellino

Il Palermo con i suoi 51 punti, ed una partita da recuperare col Taranto, può ancora ambire al secondo posto. Il Catanzaro ha perso le ultime due sfide con Monopoli e con la corazzata Bari consegnando di fatto – salvo cataclismi – la promozione diretta ai pugliesi che comandano dall’alto dei propri 65 punti.

Sulla carta, le prossime cinque giornate sono favorevoli: tutte avversarie di bassa classifica che, comunque, potrebbero dare del filo da torcere soprattutto sul loro campo. Ma è altrettanto vero che se il Palermo vuole emergere dal grigiore del sesto posto non può limitarsi a vincere solo in casa o ad affidarsi a casi isolati. Non è questo, inoltre, il dettame voluto da Silvio Baldini. Quantomeno appetibili. Dopodomani, mercoledì 16 marzo c’è la sfida al Barbera con la Fidelis Andria, penultima forza del girone C. Il distacco tra le due compagini è di 27 punti ed all’andata, i rosa vinsero in Puglia 2-0.

Domenica 20 marzo il Palermo sarà di scena a Potenza, altra pericolante, che al momento è in 18ma piazza. Il 27 marzo c’è la trasferta di Pagani contro un’altra formazione di bassa classifica.

Poi due partite in casa, il 30 marzo col Taranto e poi col Picerno. Squadre quadrate, che hanno battuto il Palermo tra le mura amiche. I rosanero possono sfruttare il fattore campo. Al Barbera, De Rose e soci hanno conquistato le maggiori fortune con 11 successi e pareggiando solo con Catanzaro, Avellino, Bari e nell’incredibile derby col Messina (rosanero avanti 2-0 e raggiunti in pochi minuti dai peloritani).

Finale col botto per il Palermo

Il Palermo concluderà la stagione regolare con tre partite impegnative: a Monopoli il 9 aprile, sotto Pasqua poi c’è il derby col Catania, 16 aprile, e trasferta a Bari per la (presumibile) festa promozione dei Galletti il prossimo 24 aprile.

Brunori ha messo il pilota automatico

Brunori festeggia il pareggio del Palermo con l'Avellino

È sicuramente Matteo Brunori uno dei protagonisti della possibile rimonta rosanero verso il secondo posto. Anche ieri in grande spolvero con una rete ed un assist a Valente che hanno ribaltato la rete iniziale di Matera. Con il gol di ieri ha scavalcato ha scavalcato il turco Şükrü che segnò in 7 partite consecutive in serie A nella stagione 1950-51. Brunori ha segnato al momento 17 reti, ampiamente capocannoniere della squadra. Con Baldini è andato a segno 8 volte (consecutive) su 10.

Massolo dà buone indicazioni

Baldini non vuol sentir parlare di caso o di gerarchie in porta. Massolo, però, nelle ultime due partite, quella con la Vibonese e con l’Avellino, è stato il titolare tra i pali. Per lui buone prestazioni e sicurezza nell’ordinario. È vero: probabilmente su Matera avrebbe potuto fare di più benché il diagonale del giocatore irpino fosse indirizzato, e sia spento, sul secondo palo. Tuttavia, si è riscattato con intervento strappa applausi che ha salvato il risultato su un calcio di punizione di Aloi nella ripresa. Forse è presto per dire che ci sia stato un cambio della guardia ma probabilmente ad ora, Massolo dà più garanzie rispetto a Pelagotti che nell’ultimo periodo è stato anche criticato. Ma mai dire mai.

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