ROMA (ITALPRESS) – “Il governo ribadisce la centralità della contrattazione collettiva nazionale e la volontà di garantire livelli adeguati di retribuzione. Nel nostro ordinamento la determinazione di una retribuzione adeguata è rimessa non alla legge, ma alla libera negoziazione tra le parti sociali: inoltre, garantire retribuzioni eque significa comprendere le esigenze dei lavoratori anche in base ai territori in cui vivono”. A dirlo è la ministra del Lavoro Elvira Calderone, rispondendo a un’interrogazione nell’Aula di Montecitorio nel corso del question time.
“Il costo della vita non è uguale in tutta Italia – aggiunge Calderone -. In alcune grandi città il caro affitti ha raggiunto livelli drammatici: in tal senso abbiamo introdotto diverse misure a sostegno di famiglie e lavoratori, ma resta forte la necessità di adeguare le retribuzioni. La contrattazione a livello territoriale può essere uno strumento importante in questa direzione: ai lavoratori dev’essere assegnata la possibilità di esercitare un’influenza su determinate scelte delle imprese”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
“Il costo della vita non è uguale in tutta Italia – aggiunge Calderone -. In alcune grandi città il caro affitti ha raggiunto livelli drammatici: in tal senso abbiamo introdotto diverse misure a sostegno di famiglie e lavoratori, ma resta forte la necessità di adeguare le retribuzioni. La contrattazione a livello territoriale può essere uno strumento importante in questa direzione: ai lavoratori dev’essere assegnata la possibilità di esercitare un’influenza su determinate scelte delle imprese”.
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