ROMA (ITALPRESS) – Rimettere il Mediterraneo al centro dell’agenda della politica internazionale. A proporlo è Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato e senatrice di Forza Italia, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Credo che questo Governo abbia fatto bene a rimettere al centro della sua agenda strategica di politica internazionale il Mediterraneo e abbia fatto bene a pretendere che in Europa, anche nel contesto del G20, il Mediterraneo fosse centrale – ha detto -. Più in generale penso che la politica sia in ritardo di 40 anni. Bettino Craxi queste cose le diceva 40 anni fa, aveva capito che se l’Italia avesse avuto un ruolo di leadership nel Mediterraneo avrebbe avuto un ruolo sullo scenario internazionale. L’altra cosa che Craxi ha visto arrivare con grande anticipo è il fenomeno immigratorio e anche il fenomeno della radicalizzazione di un certo Islam. Sono fenomeni che lui ha visto arrivare con grande anticipo, dico sempre che è stata una cassandra inascoltata”.
Per Stefania Craxi “l’immigrazione è una sfida epocale, dobbiamo cessare di chiamarla emergenza, è una sfida complessa che va affrontata con strumenti complessi, si deve lavorare sui flussi regolari, sull’integrazione, sulla lotta ai trafficanti di esseri umani”. La senatrice ha ricordato che “l’Occidente in questi anni ha sofferto una crisi profonda. La democrazia occidentale, che io ritengo uno dei sistemi migliori di governo, ci ha garantito anni di pace ma non è l’obiettivo di tutti i popoli. L’Occidente di fronte alla guerra in Ucraina si è ricompattato intorno ai suoi valori, e questo è positivo, ma ancora non è in grado di essere un attore politico in grado di spendere una parola autorevole sullo scenario internazionale perchè non ha una politica estera comune, non mostra quella solidarietà tanto necessaria all’interno dei suoi paesi e non solo sull’immigrazione. Penso anche al Patto di stabilità, anche lì in questi anni la solidarietà non si è mostrata, abbiamo messo in campo una politica di austerità con i paesi del nord che bacchettavano i paesi del sud ma in realtà l’austerità non ha provocato nessun progresso”.
Il presidente della commissione Esteri ha sottolineato che “l’Europa è ineludibile, noi dobbiamo stare in Europa ma questo non significa, come è stato fatto negli anni passati soprattutto dalla sinistra, accettare supinamente tutto. Dobbiamo stare in Europa dove dobbiamo difendere gli interessi nazionali, spingere sulle riforme del sistema europeo per renderlo più efficiente. Dobbiamo spingere affinchè l’Europa diventi più moderna, creare un meccanismo di solidarietà, serve un’Europa che sappia parlare in politica estera con una voce sola, questo non succede”.
Sul capitolo Forza Italia, per la senatrice “è uno spazio di libertà. Senza Forza Italia non esite il centrodestra, è stato un contenitore che ha rispettato la nostra storia, è uno spazio politico che nel paese esiste, non sono preoccupata sul dopo Berlusconi, Forza Italia è uno spazio ineludibile del centrodestra. Bisogna riformare il sistema di governo, si può semplificare il quadro politico”.
“Credo che questo Governo abbia fatto bene a rimettere al centro della sua agenda strategica di politica internazionale il Mediterraneo e abbia fatto bene a pretendere che in Europa, anche nel contesto del G20, il Mediterraneo fosse centrale – ha detto -. Più in generale penso che la politica sia in ritardo di 40 anni. Bettino Craxi queste cose le diceva 40 anni fa, aveva capito che se l’Italia avesse avuto un ruolo di leadership nel Mediterraneo avrebbe avuto un ruolo sullo scenario internazionale. L’altra cosa che Craxi ha visto arrivare con grande anticipo è il fenomeno immigratorio e anche il fenomeno della radicalizzazione di un certo Islam. Sono fenomeni che lui ha visto arrivare con grande anticipo, dico sempre che è stata una cassandra inascoltata”.
Per Stefania Craxi “l’immigrazione è una sfida epocale, dobbiamo cessare di chiamarla emergenza, è una sfida complessa che va affrontata con strumenti complessi, si deve lavorare sui flussi regolari, sull’integrazione, sulla lotta ai trafficanti di esseri umani”. La senatrice ha ricordato che “l’Occidente in questi anni ha sofferto una crisi profonda. La democrazia occidentale, che io ritengo uno dei sistemi migliori di governo, ci ha garantito anni di pace ma non è l’obiettivo di tutti i popoli. L’Occidente di fronte alla guerra in Ucraina si è ricompattato intorno ai suoi valori, e questo è positivo, ma ancora non è in grado di essere un attore politico in grado di spendere una parola autorevole sullo scenario internazionale perchè non ha una politica estera comune, non mostra quella solidarietà tanto necessaria all’interno dei suoi paesi e non solo sull’immigrazione. Penso anche al Patto di stabilità, anche lì in questi anni la solidarietà non si è mostrata, abbiamo messo in campo una politica di austerità con i paesi del nord che bacchettavano i paesi del sud ma in realtà l’austerità non ha provocato nessun progresso”.
Il presidente della commissione Esteri ha sottolineato che “l’Europa è ineludibile, noi dobbiamo stare in Europa ma questo non significa, come è stato fatto negli anni passati soprattutto dalla sinistra, accettare supinamente tutto. Dobbiamo stare in Europa dove dobbiamo difendere gli interessi nazionali, spingere sulle riforme del sistema europeo per renderlo più efficiente. Dobbiamo spingere affinchè l’Europa diventi più moderna, creare un meccanismo di solidarietà, serve un’Europa che sappia parlare in politica estera con una voce sola, questo non succede”.
Sul capitolo Forza Italia, per la senatrice “è uno spazio di libertà. Senza Forza Italia non esite il centrodestra, è stato un contenitore che ha rispettato la nostra storia, è uno spazio politico che nel paese esiste, non sono preoccupata sul dopo Berlusconi, Forza Italia è uno spazio ineludibile del centrodestra. Bisogna riformare il sistema di governo, si può semplificare il quadro politico”.
– Foto Italpress –
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