OUDENNARDE (BELGIO) (ITALPRESS) – Mathieu Van der Poel è il vero padrone del Giro delle Fiandre, seconda classica monumento della stagione dopo la Milano-Sanremo. Vincitore nel 2020 e secondo lo scorso anno alle spalle del danese Kasper Asgreen, il campione olandese della Alpecin-Fenix fa il bis sulle strade del Belgio al termine dei 273 chilometri tra Anversa e Oudenaarde, dopo 18 muri affrontati e uno spalla a spalla con l’altro grande favorito di giornata, lo sloveno (e debuttante) Tadej Pogacar (Uae Emirates), che però svanisce negli ultimi metri. Primo in mezzo alla settimana nella semi-classica ‘Attraverso il Fiandrè, VDP soffre il giusto sui tratti di pavè più complessi, tra cui il Vecchio Kwaremont, una sorta di trampolino di lancio dove il fuoriclasse Oranje non perde mai d’occhio il rivale Pogacar, che già pregusta di regalare alla Slovenia la seconda ‘monumentò di fila dopo la Classicissima di Primavera vinta da Matej Mohoric, la terza se si considera anche l’ultimo Giro di Lombardia, messo in bacheca proprio dal capitano dell’Uae Emirates. E invece, i due fanno surplace e da dietro rientrano gli altri compagni di fuga: Van der Poel però ha benzina da vendere e con uno sprint lungo mette in fila il connazionale Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) ed il francese Valentin Madouas (Groupama-Fdj). Ci resta malissimo Pogacar, fuori dal podio e davanti allo svizzero Stefan Kung (Uae Emirates) e al belga Dylan Teuns (Bahrain-Victorius). “E’ incredibile, ho lavorato durissimo per arrivare a questo risultato, fino a qualche tempo fa non sapevo nemmeno se potevo esserci – ha sottolineato Van der Poel – Tadej ha fatto qualcosa di incredibile, ha spinto al limite: per fortuna negli ultimi 12 chilometri sono riuscito a recuperare”. Domenica prossima appuntamento con la Amstel Gold Race, la classica olandese che di solito strizza l’occhio alle ruote veloci.
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