RIMINI (ITALPRESS) – Ecomondo ha inaugurato questa mattina la sua 26esima edizione con numeri record. E’ infatti per la prima volta a tutto quartiere, dopo lo spin-off diKEY, il salone delle fonti di energia rinnovabili avvenuto a marzo di quest’anno. Dunque, la transizione ecologica prende forma e sostanza nel quartiere fieristico di Rimini, fino a venerdì 10 novembre, con oltre 1.500 brand (+10% rispetto al 2022), che occupano tutti i 150mila metri quadri della fiera. La cerimonia inaugurale ha visto la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini e di Maurizio Renzo Ermeti, Presidente Italian Exhibition Group, organizzatore dell’evento.
Ermeti, nel suo saluto introduttivo, ha ricordato che “la storia di Ecomondo nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia. E Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera “Ricicla”, oggi Ecomondo. In sua memoria IEG ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera: il Premio “Lorenzo Cagnoni” per gli innovatori green”.
“Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le start-up, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso – ha sottolineato Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini -. Quest’anno inoltre la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla Blue economy, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha spiegato che “l’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l’energia rinnovabile: ecco perchè a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia”.
Per il ministro Pichetto Fratin “il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società. La nostra sfida è la decarbonizzazione. A partire dall’automotive, su cui dobbiamo lavorare per ottenere la neutralità delle emissioni, alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l’agricoltura moderna”. “Un’ulteriore sfida – ha detto ancora – è la plastica, che vede l’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia. L’Italia è in testa in Europa per il riciclo e ha dimostrato la sua capacità di fare del rifiuto una nuova materia prima. La sfida del futuro sarà proprio quella di recuperare dai rifiuti i minerali critici. Un esempio su tutti: il 70% dell’acciaio italiano è prodotto partendo dai rottami. Ecco perchè questa fiera è importante, per accompagnare la transizione attraverso la trasformazione che può essere raggiunta con la tecnologia”.
Nei quattro giorni di fiera a Ecomondo sono attese oltre 30 delegazioni, con circa 280 delegati provenienti da Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina, Europa ed Est Europa. 230 gli eventi nazionali e internazionali nelle quattro giornate di manifestazione, 75 dei quali dal taglio scientifico, economico, tecnico e di scenario con la collaborazione del Comitato tecnico scientifico, insieme ai principali partneristituzionali e tecnicidella manifestazione.
In corso anche la 13^ edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli Stati Generali della Green Economy sono articolati in sessioni plenarie la mattina e 5 sessioni tematiche di approfondimento. Nella sessione plenaria di apertura è stata presentata la Relazione 2023 sullo stato della green economy in Italia che approfondisce il rapporto fra costi e benefici economici della transizione ecologica e aggiorna le performance delle tematiche strategiche green. La sessione internazionale di domani sarà dedicata al tema “Le sfide per imprese e governi in un clima che cambia”.
Ermeti, nel suo saluto introduttivo, ha ricordato che “la storia di Ecomondo nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia. E Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera “Ricicla”, oggi Ecomondo. In sua memoria IEG ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera: il Premio “Lorenzo Cagnoni” per gli innovatori green”.
“Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le start-up, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso – ha sottolineato Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini -. Quest’anno inoltre la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla Blue economy, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha spiegato che “l’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l’energia rinnovabile: ecco perchè a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia”.
Per il ministro Pichetto Fratin “il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società. La nostra sfida è la decarbonizzazione. A partire dall’automotive, su cui dobbiamo lavorare per ottenere la neutralità delle emissioni, alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l’agricoltura moderna”. “Un’ulteriore sfida – ha detto ancora – è la plastica, che vede l’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia. L’Italia è in testa in Europa per il riciclo e ha dimostrato la sua capacità di fare del rifiuto una nuova materia prima. La sfida del futuro sarà proprio quella di recuperare dai rifiuti i minerali critici. Un esempio su tutti: il 70% dell’acciaio italiano è prodotto partendo dai rottami. Ecco perchè questa fiera è importante, per accompagnare la transizione attraverso la trasformazione che può essere raggiunta con la tecnologia”.
Nei quattro giorni di fiera a Ecomondo sono attese oltre 30 delegazioni, con circa 280 delegati provenienti da Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina, Europa ed Est Europa. 230 gli eventi nazionali e internazionali nelle quattro giornate di manifestazione, 75 dei quali dal taglio scientifico, economico, tecnico e di scenario con la collaborazione del Comitato tecnico scientifico, insieme ai principali partneristituzionali e tecnicidella manifestazione.
In corso anche la 13^ edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli Stati Generali della Green Economy sono articolati in sessioni plenarie la mattina e 5 sessioni tematiche di approfondimento. Nella sessione plenaria di apertura è stata presentata la Relazione 2023 sullo stato della green economy in Italia che approfondisce il rapporto fra costi e benefici economici della transizione ecologica e aggiorna le performance delle tematiche strategiche green. La sessione internazionale di domani sarà dedicata al tema “Le sfide per imprese e governi in un clima che cambia”.
– foto ufficio stampa IEG –
(ITALPRESS).
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