ROMA (ITALPRESS) – “E’ indubbio che adesso, con due vaccini di meno a disposizione per gli under 60 (AstraZeneca e J&J, ndr) per le Regioni ci sono più difficoltà, ma le risolveremo…”. Lo afferma Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il rapporto col generale Figliuolo è molto costruttivo – aggiunge -. Già questa settimana, e io ho spinto molto per questo, ci saranno incontri bilaterali tra le singole Regioni e la struttura commissariale per affrontare insieme le criticità dei territori. Bisogna essere operativi, sono d’accordo con ciò che ieri ha detto al Corriere il generale: bisogna continuare ad andare spediti, l’immunità di gregge a fine settembre è un traguardo ancora possibile e stiamo lavorando tutti per questo obiettivo. A giugno abbiamo corso con le prime dosi, a luglio e agosto dovremo correre con le seconde, restando sulle 500 mila inoculazioni al giorno perchè questo per il momento ci possiamo permettere. Ma l’obiettivo vero sarà convincere gli indecisi del vaccino, perchè la fascia dei no vax è molto piccola, più estesa è la fascia intermedia, quelli che hanno paura. La ministra Gelmini ha detto che bisogna andarli a trovare casa per casa: giusto, sarà fondamentale il ruolo dei medici di base”.
(ITALPRESS).
“Il rapporto col generale Figliuolo è molto costruttivo – aggiunge -. Già questa settimana, e io ho spinto molto per questo, ci saranno incontri bilaterali tra le singole Regioni e la struttura commissariale per affrontare insieme le criticità dei territori. Bisogna essere operativi, sono d’accordo con ciò che ieri ha detto al Corriere il generale: bisogna continuare ad andare spediti, l’immunità di gregge a fine settembre è un traguardo ancora possibile e stiamo lavorando tutti per questo obiettivo. A giugno abbiamo corso con le prime dosi, a luglio e agosto dovremo correre con le seconde, restando sulle 500 mila inoculazioni al giorno perchè questo per il momento ci possiamo permettere. Ma l’obiettivo vero sarà convincere gli indecisi del vaccino, perchè la fascia dei no vax è molto piccola, più estesa è la fascia intermedia, quelli che hanno paura. La ministra Gelmini ha detto che bisogna andarli a trovare casa per casa: giusto, sarà fondamentale il ruolo dei medici di base”.
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