ROMA (ITALPRESS) – Quella che doveva essere – nelle intenzioni di Putin – un’operazione lampo in terra ucraina si è trasformata in una vera e propria guerra che va avanti ormai incessantemente dal lontano 24 febbraio, con conseguenze dal punto di vista economico anche nel nostro Paese e in Europa. In questo contesto, la maggioranza degli italiani (il 49,4%) continua a dichiararsi contraria all’invio di armi all’Ucraina, con un trend costante sin dall’inizio del conflitto. Ad oggi, inoltre, metà della popolazione (49,2%) ritiene che arrivati a questo punto sia necessario, da parte di Zelensky, fare delle concessioni per poter accelerare il processo di pace, mentre per 1 italiano su 3 (il 35,6%) l’Ucraina deve continuare a resistere a tutti i costi agli attacchi russi.
Come detto, il conflitto russo-ucraino ha generato una crisi economica e un notevole aumento dei prezzi delle forniture energetiche con forti ricadute sulle bollette degli italiani. Con questo scenario, la sensazione prevalente tra gli italiani è che nei prossimi mesi l’aumento delle bollette di gas continuerà in modo costante e, anche per questo motivo, si chiede di raggiungere un accordo di pace, pur dovendo concedere qualcosa.
Come detto, il conflitto russo-ucraino ha generato una crisi economica e un notevole aumento dei prezzi delle forniture energetiche con forti ricadute sulle bollette degli italiani. Con questo scenario, la sensazione prevalente tra gli italiani è che nei prossimi mesi l’aumento delle bollette di gas continuerà in modo costante e, anche per questo motivo, si chiede di raggiungere un accordo di pace, pur dovendo concedere qualcosa.
Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 26/10/2022 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto ufficio stampa Euromedia Research –
(ITALPRESS).
Commenta con Facebook