NAPOLI (ITALPRESS) – Nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria a Piazzale Tecchio, a Napoli, si svolgerà domani il convegno “5G: Tecnologia, Innovazione, Territorio e Diritto”, organizzato dal Rotary – Distretto2101, dal DIETI dell’Università Federico II e dall’Associazione Europea Rotary per l’Ambiente.
Il workshop offrirà a cittadini e professionisti un’occasione di dibattito per fare il punto sul 5G, la sua diffusione e i vantaggi che porta (e porterà) alla società e ai territori al massimo della sua diffusione. Del resto, spiegano gli esperti di settore, lo standard 5G è in continua evoluzione e dispiegherà nel prossimo futuro tutte le sue potenzialità, in molti ambiti applicativi.
In un momento critico per il settore delle Telecomunicazioni, con la necessità di investimenti sempre più cospicui per l’aggiornamento delle infrastrutture, il 5G presenta numerosi vantaggi in termini economici e prestazionali, ideali per supportare una reale digitalizzazione dei territori, anche dei centri appartenenti a zone bianche e zone grigie, a partire dal loro tessuto produttivo e imprenditoriale.
La discontinuità tecnologica con i precedenti standard segna un cambio di passo importante che, già da tempo, ha portato alla sperimentazione e alla progressiva implementazione e diffusione di un ecosistema di servizi applicativi a beneficio di industria, realtà locali e cittadini.
Il 5G, infatti, non solo permette di incrementare le performance di navigazione degli utenti finali, ma grazie a un elevato grado di affidabilità della rete, capacità in uplink e latenza minima, è ideale per sviluppare nuovi vertical per l’automazione industriale, la sicurezza e il controllo di aree strategiche oppure per la raccolta e la condivisione real-time di contenuti audio e video di alta qualità.
Ne sono un esempio gli Use case che saranno presentati dai relatori dopo gli approfondimenti tecnici e normativi e che metteranno in risalto le sperimentazioni portate avanti in autonomia dalla 5G Academy dell’Università di Napoli e da OpNet, in prima linea nello sviluppo di una Rete 5G 3GPP Stand Alone nazionale e degli ecosistemi da essa abilitati, disponendo delle frequenze licenziate 3,5 Ghz, note come Gold Band per lo sviluppo tecnologico del 5G.
E’ il caso della sperimentazione avvenuta a Torino lo scorso 23 aprile al “5G Jam Jazz Festival”, nell’ambito del progetto “5G Broadcast Broadband Network”, guidato da Raiway, che mira a sperimentare le potenzialità del 5G nella produzione e trasmissione dell’audiovisivo. Per l’evento OpNet ha realizzato, in partnership con Nokia, l’infrastruttura 5G Private Network più adatta alla realizzazione della performance artistica, all’elaborazione dei contenuti e alla loro diffusione in scenari controllabili e controllati, a tutela dei Diritti.
“I risultati di queste sperimentazioni offrono scenari futuristici più che mai vicini e ‘realì e fanno subito pensare alle innumerevoli opportunità che si possono ottenere ‘senza un solo centimetro di cavo dedicatò, ma solo grazie alla forza del 5G”, dice Luisa Guida, 5G Program Director OpNet.
Il workshop offrirà a cittadini e professionisti un’occasione di dibattito per fare il punto sul 5G, la sua diffusione e i vantaggi che porta (e porterà) alla società e ai territori al massimo della sua diffusione. Del resto, spiegano gli esperti di settore, lo standard 5G è in continua evoluzione e dispiegherà nel prossimo futuro tutte le sue potenzialità, in molti ambiti applicativi.
In un momento critico per il settore delle Telecomunicazioni, con la necessità di investimenti sempre più cospicui per l’aggiornamento delle infrastrutture, il 5G presenta numerosi vantaggi in termini economici e prestazionali, ideali per supportare una reale digitalizzazione dei territori, anche dei centri appartenenti a zone bianche e zone grigie, a partire dal loro tessuto produttivo e imprenditoriale.
La discontinuità tecnologica con i precedenti standard segna un cambio di passo importante che, già da tempo, ha portato alla sperimentazione e alla progressiva implementazione e diffusione di un ecosistema di servizi applicativi a beneficio di industria, realtà locali e cittadini.
Il 5G, infatti, non solo permette di incrementare le performance di navigazione degli utenti finali, ma grazie a un elevato grado di affidabilità della rete, capacità in uplink e latenza minima, è ideale per sviluppare nuovi vertical per l’automazione industriale, la sicurezza e il controllo di aree strategiche oppure per la raccolta e la condivisione real-time di contenuti audio e video di alta qualità.
Ne sono un esempio gli Use case che saranno presentati dai relatori dopo gli approfondimenti tecnici e normativi e che metteranno in risalto le sperimentazioni portate avanti in autonomia dalla 5G Academy dell’Università di Napoli e da OpNet, in prima linea nello sviluppo di una Rete 5G 3GPP Stand Alone nazionale e degli ecosistemi da essa abilitati, disponendo delle frequenze licenziate 3,5 Ghz, note come Gold Band per lo sviluppo tecnologico del 5G.
E’ il caso della sperimentazione avvenuta a Torino lo scorso 23 aprile al “5G Jam Jazz Festival”, nell’ambito del progetto “5G Broadcast Broadband Network”, guidato da Raiway, che mira a sperimentare le potenzialità del 5G nella produzione e trasmissione dell’audiovisivo. Per l’evento OpNet ha realizzato, in partnership con Nokia, l’infrastruttura 5G Private Network più adatta alla realizzazione della performance artistica, all’elaborazione dei contenuti e alla loro diffusione in scenari controllabili e controllati, a tutela dei Diritti.
“I risultati di queste sperimentazioni offrono scenari futuristici più che mai vicini e ‘realì e fanno subito pensare alle innumerevoli opportunità che si possono ottenere ‘senza un solo centimetro di cavo dedicatò, ma solo grazie alla forza del 5G”, dice Luisa Guida, 5G Program Director OpNet.
– foto ufficio stampa Mediability –
(ITALPRESS).
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