ROMA (ITALPRESS) – “Perseveriamo nell’invocare il dono della pace per tutto il mondo, specialmente per la cara e martoriata Ucraina”. Così Papa Francesco dopo il Regina Caeli in piazza San Pietro, rivolgendosi alla folla. Poi, il Santo Padre ha ricordato come “oggi ricorre il venticinquesimo anniversario del cosiddetto ‘Accordo del Venerdì Santo o di Belfast’, il quale ha messo fine alle violenze che, per decenni, avevano turbato l’Irlanda del Nord. Con spirito riconoscente, prego il Dio della pace che quanto ottenuto in quel passaggio storico si possa consolidare a beneficio di tutti gli uomini e le donne dell’Isola d’Irlanda”.
Nel corso della celebrazione, il Papa ha sottolineato come “quando noi annunciamo il Signore, il Signore viene a noi. A volte pensiamo che il modo per stare vicini a Dio sia quello di tenerlo ben stretto a noi perchè poi, se ci esponiamo e ci mettiamo a parlarne, arrivano giudizi, critiche, magari non sappiamo rispondere a certe domande o provocazioni. Allora è meglio non parlarne e chiudersi: no, questo non è buono. Invece il Signore viene mentre lo si annuncia. Gesù si incontra testimoniandolo”. Quindi, Francesco evidenzia come “annunciare è una cosa, fare propaganda e proselitismo è un’altra. Il cristiano annuncia, chi ha altri scopi fa proselitismo e questo non va. Ogni volta che lo annunciamo, il Signore viene incontro a noi. Lui viene con rispetto e amore, come il dono più bello da condividere. Gesù dimora di più in noi ogni volta che noi lo annunciamo”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
Nel corso della celebrazione, il Papa ha sottolineato come “quando noi annunciamo il Signore, il Signore viene a noi. A volte pensiamo che il modo per stare vicini a Dio sia quello di tenerlo ben stretto a noi perchè poi, se ci esponiamo e ci mettiamo a parlarne, arrivano giudizi, critiche, magari non sappiamo rispondere a certe domande o provocazioni. Allora è meglio non parlarne e chiudersi: no, questo non è buono. Invece il Signore viene mentre lo si annuncia. Gesù si incontra testimoniandolo”. Quindi, Francesco evidenzia come “annunciare è una cosa, fare propaganda e proselitismo è un’altra. Il cristiano annuncia, chi ha altri scopi fa proselitismo e questo non va. Ogni volta che lo annunciamo, il Signore viene incontro a noi. Lui viene con rispetto e amore, come il dono più bello da condividere. Gesù dimora di più in noi ogni volta che noi lo annunciamo”.
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