ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre 2021, l’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) registra una decisa ripresa rispetto sia al trimestre precedente (+3,9%), sia allo stesso trimestre del 2020 (+20,8%). Lo rileva l’Istat.
Il numero di occupati, stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, è pari a 22 milioni 785 mila, in crescita rispetto al primo trimestre 2021 (+338 mila, +1,5%). L’aumento riguarda i dipendenti permanenti (+80 mila, +0,5%), gli indipendenti (+33 mila, +0,7%) e, soprattutto, i dipendenti a termine (+226 mila, +8,3%).
Il tasso di occupazione sale al 58,0%, +1,0 punti sul trimestre precedente. L’aumento, che coinvolge entrambe le componenti di genere e caratterizza tutte le ripartizioni, è più marcato tra i 15-34enni (+1,5 punti) rispetto ai 35-49enni (+0,8 punti) e ai 50-64enni (+0,7 punti). Il tasso di disoccupazione, dopo la crescita dello scorso trimestre, torna a diminuire portandosi al 9,8% (-0,3 punti in tre mesi); in calo anche il tasso di inattività (-0,8 punti, al 35,6%).
Nelle imprese dell’industria e dei servizi prosegue, su base congiunturale, la crescita delle posizioni lavorative dipendenti, che registrano una variazione positiva dello 0,7%, con un aumento sia della componente a tempo pieno (+0,6%), sia di quella a tempo parziale (+0,9%). Su base annua le posizioni lavorative dipendenti segnano una crescita particolarmente consistente – aumentando nel totale del 3,6% – di simile intensità per entrambi le componenti dell’occupazione (+3,5% full time, + 3,9% part time).
Il monte ore lavorate mostra un aumento di +3,9% rispetto al trimestre precedente e uno straordinario incremento tendenziale pari a +31,9%, effetto del confronto con il valore minimo del secondo trimestre 2020. In aumento anche le ore lavorate per dipendente, che crescono del 3,4% su base congiunturale e del 29,2% su base tendenziale. Rispetto al secondo trimestre 2020, le ore di cassa integrazione (Cig) diminuiscono di 259,3 ore ogni mille ore lavorate.
(ITALPRESS).
Il numero di occupati, stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, è pari a 22 milioni 785 mila, in crescita rispetto al primo trimestre 2021 (+338 mila, +1,5%). L’aumento riguarda i dipendenti permanenti (+80 mila, +0,5%), gli indipendenti (+33 mila, +0,7%) e, soprattutto, i dipendenti a termine (+226 mila, +8,3%).
Il tasso di occupazione sale al 58,0%, +1,0 punti sul trimestre precedente. L’aumento, che coinvolge entrambe le componenti di genere e caratterizza tutte le ripartizioni, è più marcato tra i 15-34enni (+1,5 punti) rispetto ai 35-49enni (+0,8 punti) e ai 50-64enni (+0,7 punti). Il tasso di disoccupazione, dopo la crescita dello scorso trimestre, torna a diminuire portandosi al 9,8% (-0,3 punti in tre mesi); in calo anche il tasso di inattività (-0,8 punti, al 35,6%).
Nelle imprese dell’industria e dei servizi prosegue, su base congiunturale, la crescita delle posizioni lavorative dipendenti, che registrano una variazione positiva dello 0,7%, con un aumento sia della componente a tempo pieno (+0,6%), sia di quella a tempo parziale (+0,9%). Su base annua le posizioni lavorative dipendenti segnano una crescita particolarmente consistente – aumentando nel totale del 3,6% – di simile intensità per entrambi le componenti dell’occupazione (+3,5% full time, + 3,9% part time).
Il monte ore lavorate mostra un aumento di +3,9% rispetto al trimestre precedente e uno straordinario incremento tendenziale pari a +31,9%, effetto del confronto con il valore minimo del secondo trimestre 2020. In aumento anche le ore lavorate per dipendente, che crescono del 3,4% su base congiunturale e del 29,2% su base tendenziale. Rispetto al secondo trimestre 2020, le ore di cassa integrazione (Cig) diminuiscono di 259,3 ore ogni mille ore lavorate.
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