TRENTO (ITALPRESS) – “Quella di Megalizzi, con i suoi perchè, non era semplice curiosità, ma il desiderio, l’attitudine, il progetto di comprendere e far comprendere. Una grande consapevolezza dell’importanza dello spirito critico del confronto di opinioni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Trento alla cerimonia per il conferimento della laurea ad honorem ad Antonio Megalizzi, lo studente ucciso a Strasburgo il 14 dicembre 2018.
L’attitudine di Megalizzi “era particolarmente riversata nei confronti dell’integrazione europea, di questo grande e storico processo che è in corso e che sta realizzando in Europa una condizione unica al mondo di pace, di collaborazione e tutela dei diritti della democrazia, che è la base e l’anima dell’Unione europea”, ha proseguito Mattarella.
“E’ di grande significato che l’Ateneo – e vorrei rinnovare il mio apprezzamento al Rettore e ai docenti – abbia deciso di realizzare, di attuare questo conferimento. E’ la dimostrazione di una grande sensibilità che ha veramente grande valore civile e morale. Come hanno grande valore civile e morale gli impegni degli amici di Antonio Megalizzi che ne continuano l’impegno e ne coltivano le idee e le sviluppano”, ha evidenziato il presidente, che ha aggiunto: “Così come è di grande significato ed è commovente che le persone che gli sono state più vicino e che gli hanno voluto bene in maniera intensa e particolare abbiano animato la Fondazione che reca il suo nome, ne sviluppino l’attività e la svolgano con tanto impegno”.
Megalizzi “è morto a Strasburgo, luogo simbolo della pace europea, luogo conteso per secoli, che è diventato, come sede del Parlamento europeo, il simbolo della pacificazione per aver trasformato le contrapposizioni in impegno comune e in futuro posto in comune. Questo è ciò che affascinava Antonio Megalizzi ed è quello che mandava continuamente come messaggio e che questa mattina stiamo raccogliendo”.
(ITALPRESS).
L’attitudine di Megalizzi “era particolarmente riversata nei confronti dell’integrazione europea, di questo grande e storico processo che è in corso e che sta realizzando in Europa una condizione unica al mondo di pace, di collaborazione e tutela dei diritti della democrazia, che è la base e l’anima dell’Unione europea”, ha proseguito Mattarella.
“E’ di grande significato che l’Ateneo – e vorrei rinnovare il mio apprezzamento al Rettore e ai docenti – abbia deciso di realizzare, di attuare questo conferimento. E’ la dimostrazione di una grande sensibilità che ha veramente grande valore civile e morale. Come hanno grande valore civile e morale gli impegni degli amici di Antonio Megalizzi che ne continuano l’impegno e ne coltivano le idee e le sviluppano”, ha evidenziato il presidente, che ha aggiunto: “Così come è di grande significato ed è commovente che le persone che gli sono state più vicino e che gli hanno voluto bene in maniera intensa e particolare abbiano animato la Fondazione che reca il suo nome, ne sviluppino l’attività e la svolgano con tanto impegno”.
Megalizzi “è morto a Strasburgo, luogo simbolo della pace europea, luogo conteso per secoli, che è diventato, come sede del Parlamento europeo, il simbolo della pacificazione per aver trasformato le contrapposizioni in impegno comune e in futuro posto in comune. Questo è ciò che affascinava Antonio Megalizzi ed è quello che mandava continuamente come messaggio e che questa mattina stiamo raccogliendo”.
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