FIRENZE (ITALPRESS) – “La riforma del Csm non è più rinviabile”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per i dieci anni della scuola di magistratura di Castel Pulci a Scandicci.
“L’organo di governo autonomo, quale presidio costituzionale per la tutela dell’autonomia e indipendenza della Magistratura, è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“Il dibattito sul sistema elettorale dei componenti del Consiglio superiore deve ormai concludersi con una riforma che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme che, poste a tutela della competizione elettorale, sono state talvolta utilizzate per aggirare le finalità della legge”, ha sottolineato Mattarella, che ha aggiunto: “E’ indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell’appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore. Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”.
(ITALPRESS).
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per i dieci anni della scuola di magistratura di Castel Pulci a Scandicci.
“L’organo di governo autonomo, quale presidio costituzionale per la tutela dell’autonomia e indipendenza della Magistratura, è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“Il dibattito sul sistema elettorale dei componenti del Consiglio superiore deve ormai concludersi con una riforma che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme che, poste a tutela della competizione elettorale, sono state talvolta utilizzate per aggirare le finalità della legge”, ha sottolineato Mattarella, che ha aggiunto: “E’ indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell’appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore. Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”.
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