TORINO (ITALPRESS) – Dopo il lockdown, è aumentata in modo considerevole la presenza di “esperti” online che hanno successo con i tutorial in cui spiegano come fare auto-medicina estetica, usando dispositivi per auto-iniettarsi prodotti come l’acido ialuronico nella pelle.
Un trend rischioso per la salute, che si aggiunge e rende ulteriormente pericoloso il sottobosco di pratiche mediche abusive, a due anni dall’ultima e più recente maxi operazione nazionale dei Carabinieri dei NAS che nel maggio 2022, di concerto con il Ministero della Salute, aveva riguardato quasi 800 tra centri estetici e studi di medicina estetica, rilevando 110 non conformità e 41 illeciti penali (esercizio abusivo della professione, apertura abusiva di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci, prescrizione di farmaci a uso ospedaliero e falsificazione di attestati professionali), con conseguente deferimento di 33 titolari e operatori all’Autorità Giudiziaria e il sequestro/sospensione di 8 centri estetici e 3 studi medici/poliambulatori.
Utilizzare dispositivi medici senza averne la giusta competenza e senza il rispetto delle procedure previste dalla legge può esporre i pazienti a gravi conseguenze. Come quelle che si sono manifestate nei casi che sempre più spesso arrivano negli studi di Torino e Santa Margherita Ligure di Cristina Sartorio, referente per il Piemonte della Sies, Società italiana di chirurgia e medicina estetica e docente della scuola post- universitaria Agorà di Milano, che conferma: “Su 50 pazienti, 49 conoscono amiche che frequentano strutture low cost o si fanno iniettare dall’amica dell’amica, persone che non sono un medico. In qualsiasi altra specialità e branca della medicina questo non capita, almeno non con la frequenza raggiunta ormai nel campo della medicina estetica. Questo perchè la medicina estetica da tanti non è considerata una vera medicina e, a causa di ciò, subiamo uno svilimento della professione causato dal dilagare di pratiche commerciali scorrette e dannose. Purtroppo – aggiunge – anche i controlli atti a rilevare tali fenomeni, sono ancora troppo pochi”.
E’ un fenomeno in preoccupante crescita, tanto che, osserva Sartorio, “potrei rifiutare nuovi e vecchi pazienti in situazioni normali e lavorare solo per rimediare alle complicanze causate su altri pazienti da pratiche mediche abusive o da medici che non hanno la formazione corretta data dalle scuole quadriennali post universitarie”.
Aumentano i nuovi pazienti vittima di mala-medicina, alcuni con conseguenze gravissime.
“Ancora oggi i pazienti mi raccontano situazioni terribili – racconta la dottoressa Sartorio – Sento parlare di riunioni in case private, dove una donna, senza essere medico, arriva dalla Russia con la valigetta per iniettare botox a 120 euro, filler a 150…Apre una dose, la divide in due, inietta e se ne va. In caso di problemi post-trattamento, come la si rintraccia? Chi ha problemi, dopo essersi sottoposto a un trattamento abusivo, solitamente non torna dal truffatore, ma cerca finalmente un vero medico. Se inizialmente pensava di aver risparmiato qualche centinaio di euro, alla fine si rende conto che spende molto di più per riparare al danno. Ma, soprattutto, rischia fortemente per la propria incolumità”.
Qualche esempio reale? “Una paziente ha fatto un lifting da un medico già radiato dall’ordine, il quale continua a esercitare attraverso il passaparola, spostandosi da una città all’altra, che le ha causato un’emiplegia (ovvero le ha semiparalizzato il viso), con punti di sutura infetti alla base del cuoio capelluto. Un’altra giovane è giunta in studio a pochi mesi dal parto, dopo che un altro medico le ha suturato cicatrici sul volto causate dall’acne. Tecniche che a mio avviso, nel 2024, possono essere considerate tribali! Ci avvaliamo di laser con tecniche avanzatissime, microneedling in associazione agli ultimi ritrovati in medicina rigenerativa, gli esosomi, che ci permettono di ottenere risultati meravigliosi con conseguente miglioramento della qualità della vita per il paziente. C’è poi chi pratica la medicina estetica sul tetto di un edificio al mare, facendo peeling chimici e affidando i pazienti ai benefici dell’aria salmastra, rischiando infezioni ed esiti disastrosi”.
I prezzi bassi giocano un ruolo determinante nell’alimentare questo mercato occulto: da un lato, il paziente è attratto dal facile risparmio – “senza però considerare che la medicina estetica è medicina a tutti gli effetti e riguarda la sua salute”; dall’altro, chi lavora nelle strutture non autorizzate è incline ad accontentare ogni richiesta dei pazienti, anche a discapito della loro incolumità.
Ma, continua ancora Sartorio “non è possibile delineare un identikit preciso della persona che si approccia alla medicina low cost, perchè c’è dentro di tutto, anche la donna facoltosa, che potrebbe spendere tre volte tanto, ma per sentirsi più scaltra e furba degli altri, si avvale di tali servizi. La conseguenza di questa scelta è che una tossina botulinica iniettata male può causare una ptosi della palpebra e impedire per diversi mesi di vedere correttamente”.
Quando si verificano conseguenze quanto o più gravi di queste, allora le persone capiscono che la medicina estetica è una vera medicina, che però è svilita da diversi fattori. Da un lato, nell’immaginario comune, prevale il concetto di “estetico” rispetto a quello di “medicina”. E questo in qualche modo legittima politiche di prezzi al ribasso, promozioni commerciali, come le prime visite gratuite, per accaparrarsi i clienti, ma, osserva infine Sartorio “a una persona che, ad esempio, va dal ginecologo, cardiologo o dall’oculista, non verrebbe mai in mente di chiedere se la prima visita abbia un costo, perchè sa che non può essere gratuita. Mentre nel nostro settore, per colpa di tali comportamenti scorretti, la clientela si aspetta questo da noi. Non ha senso che ciò accada, siamo tutti medici!”.
Ecco alcuni consigli utili per i pazienti.
NON FIDARTI: se i prezzi sono troppo bassi; se puoi scegliere tu cosa e dove farti iniettare; dei “botox-party” a casa dell’amica; se senti che c’è qualcosa che non va nella struttura; se non ti viene spiegato il trattamento con le attenzioni da porre successivamente; se percepisci superficialità.
PER ESSERE TRANQUILLA/O: affidati a medici che abbiano esperienza documentata; firma il consenso informato; assicurati che la fiala venga aperta davanti a te e che ti consegnino l’etichetta del prodotto. il medico è tenuto a rilasciarla; assicurati che ci sia igiene e che in caso di evento avverso tu abbia un numero da contattare.
Un trend rischioso per la salute, che si aggiunge e rende ulteriormente pericoloso il sottobosco di pratiche mediche abusive, a due anni dall’ultima e più recente maxi operazione nazionale dei Carabinieri dei NAS che nel maggio 2022, di concerto con il Ministero della Salute, aveva riguardato quasi 800 tra centri estetici e studi di medicina estetica, rilevando 110 non conformità e 41 illeciti penali (esercizio abusivo della professione, apertura abusiva di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci, prescrizione di farmaci a uso ospedaliero e falsificazione di attestati professionali), con conseguente deferimento di 33 titolari e operatori all’Autorità Giudiziaria e il sequestro/sospensione di 8 centri estetici e 3 studi medici/poliambulatori.
Utilizzare dispositivi medici senza averne la giusta competenza e senza il rispetto delle procedure previste dalla legge può esporre i pazienti a gravi conseguenze. Come quelle che si sono manifestate nei casi che sempre più spesso arrivano negli studi di Torino e Santa Margherita Ligure di Cristina Sartorio, referente per il Piemonte della Sies, Società italiana di chirurgia e medicina estetica e docente della scuola post- universitaria Agorà di Milano, che conferma: “Su 50 pazienti, 49 conoscono amiche che frequentano strutture low cost o si fanno iniettare dall’amica dell’amica, persone che non sono un medico. In qualsiasi altra specialità e branca della medicina questo non capita, almeno non con la frequenza raggiunta ormai nel campo della medicina estetica. Questo perchè la medicina estetica da tanti non è considerata una vera medicina e, a causa di ciò, subiamo uno svilimento della professione causato dal dilagare di pratiche commerciali scorrette e dannose. Purtroppo – aggiunge – anche i controlli atti a rilevare tali fenomeni, sono ancora troppo pochi”.
E’ un fenomeno in preoccupante crescita, tanto che, osserva Sartorio, “potrei rifiutare nuovi e vecchi pazienti in situazioni normali e lavorare solo per rimediare alle complicanze causate su altri pazienti da pratiche mediche abusive o da medici che non hanno la formazione corretta data dalle scuole quadriennali post universitarie”.
Aumentano i nuovi pazienti vittima di mala-medicina, alcuni con conseguenze gravissime.
“Ancora oggi i pazienti mi raccontano situazioni terribili – racconta la dottoressa Sartorio – Sento parlare di riunioni in case private, dove una donna, senza essere medico, arriva dalla Russia con la valigetta per iniettare botox a 120 euro, filler a 150…Apre una dose, la divide in due, inietta e se ne va. In caso di problemi post-trattamento, come la si rintraccia? Chi ha problemi, dopo essersi sottoposto a un trattamento abusivo, solitamente non torna dal truffatore, ma cerca finalmente un vero medico. Se inizialmente pensava di aver risparmiato qualche centinaio di euro, alla fine si rende conto che spende molto di più per riparare al danno. Ma, soprattutto, rischia fortemente per la propria incolumità”.
Qualche esempio reale? “Una paziente ha fatto un lifting da un medico già radiato dall’ordine, il quale continua a esercitare attraverso il passaparola, spostandosi da una città all’altra, che le ha causato un’emiplegia (ovvero le ha semiparalizzato il viso), con punti di sutura infetti alla base del cuoio capelluto. Un’altra giovane è giunta in studio a pochi mesi dal parto, dopo che un altro medico le ha suturato cicatrici sul volto causate dall’acne. Tecniche che a mio avviso, nel 2024, possono essere considerate tribali! Ci avvaliamo di laser con tecniche avanzatissime, microneedling in associazione agli ultimi ritrovati in medicina rigenerativa, gli esosomi, che ci permettono di ottenere risultati meravigliosi con conseguente miglioramento della qualità della vita per il paziente. C’è poi chi pratica la medicina estetica sul tetto di un edificio al mare, facendo peeling chimici e affidando i pazienti ai benefici dell’aria salmastra, rischiando infezioni ed esiti disastrosi”.
I prezzi bassi giocano un ruolo determinante nell’alimentare questo mercato occulto: da un lato, il paziente è attratto dal facile risparmio – “senza però considerare che la medicina estetica è medicina a tutti gli effetti e riguarda la sua salute”; dall’altro, chi lavora nelle strutture non autorizzate è incline ad accontentare ogni richiesta dei pazienti, anche a discapito della loro incolumità.
Ma, continua ancora Sartorio “non è possibile delineare un identikit preciso della persona che si approccia alla medicina low cost, perchè c’è dentro di tutto, anche la donna facoltosa, che potrebbe spendere tre volte tanto, ma per sentirsi più scaltra e furba degli altri, si avvale di tali servizi. La conseguenza di questa scelta è che una tossina botulinica iniettata male può causare una ptosi della palpebra e impedire per diversi mesi di vedere correttamente”.
Quando si verificano conseguenze quanto o più gravi di queste, allora le persone capiscono che la medicina estetica è una vera medicina, che però è svilita da diversi fattori. Da un lato, nell’immaginario comune, prevale il concetto di “estetico” rispetto a quello di “medicina”. E questo in qualche modo legittima politiche di prezzi al ribasso, promozioni commerciali, come le prime visite gratuite, per accaparrarsi i clienti, ma, osserva infine Sartorio “a una persona che, ad esempio, va dal ginecologo, cardiologo o dall’oculista, non verrebbe mai in mente di chiedere se la prima visita abbia un costo, perchè sa che non può essere gratuita. Mentre nel nostro settore, per colpa di tali comportamenti scorretti, la clientela si aspetta questo da noi. Non ha senso che ciò accada, siamo tutti medici!”.
Ecco alcuni consigli utili per i pazienti.
NON FIDARTI: se i prezzi sono troppo bassi; se puoi scegliere tu cosa e dove farti iniettare; dei “botox-party” a casa dell’amica; se senti che c’è qualcosa che non va nella struttura; se non ti viene spiegato il trattamento con le attenzioni da porre successivamente; se percepisci superficialità.
PER ESSERE TRANQUILLA/O: affidati a medici che abbiano esperienza documentata; firma il consenso informato; assicurati che la fiala venga aperta davanti a te e che ti consegnino l’etichetta del prodotto. il medico è tenuto a rilasciarla; assicurati che ci sia igiene e che in caso di evento avverso tu abbia un numero da contattare.
– foto ufficio stampa Master Communication –
(ITALPRESS).
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