NAPOLI (ITALPRESS) – Pareggio a reti bianche al Maradona tra Napoli e Verona: la capolista, anche complice l’ampio turnover, non riesce a scardinare la solida difesa del Verona. Rimpianto degli scaligeri che con Ngonge nel recupero sprecano addirittura la chance di vittoria. Turnover importante per gli azzurri in vista della Champions, con Osimhen e Kvaratskhelia in panchina, e spazio ai giocatori meno impiegati come Oliveira, Demme e Raspadori. Verona a caccia della prima vittoria in trasferta in questo campionato: Zaffaroni scommette sul giovane Abildgaard al debutto da titolare. Pace fatta tra gli ultras e De Laurentiis (come testimoniato dal tweet del presidente poco prima del fischio d’inizio); al Maradona si rivede finalmente un ambiente disteso dopo la contestazione delle ultime settimane. Nel primo tempo il Napoli non riesce ad essere concreto in attacco, faticando nell’uno contro uno con i difensori del Verona. L’unica occasione degna di nota prodotta dai partenopei è l’autogol annullato al 20′: Gaich devia in porta un tiro di Politano, ma la posizione di Oliveira in traiettoria è irregolare e viene valutata attiva. Il Verona si dimostra solido e ben schierato in campo, alternando difesa a tre e a quattro in base alle fasi di gioco. Quando gli ospiti recuperano la palla, l’azione si sviluppa soprattutto sulla corsia di destra grazie alla tecnica di Faraoni e Lasagna: al 28′ è proprio Lasagna ad impegnare Meret con una forte conclusione dai venti metri. Nella ripresa il Napoli alza i ritmi chiudendo il Verona nella propria metà campo, ma continua a faticare nel trovare l’ultimo passaggio vincente. Al 56′ ci prova Di Lorenzo di testa su assist di Raspadori con la palla che termina di un metro a lato. Spalletti si gioca allora le carte Zielinski e Kvara per aggiungere più qualità negli ultimi trenta metri: pochi minuti dopo è il turno anche di Lobotka e Osimhen. Grande accoglienza per il ritorno in campo di Osimhen: proprio al 82′ il nigeriano colpisce la traversa con un violento tiro al volo. Il Verona ottiene con le unghie e con i denti un punto prezioso in ottica salvezza: rimpianto nel finale per il contropiede non finalizzato da Ngonge, solo davanti a Meret.
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