TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Tokyo saluta i Giochi. Dopo aver ospitato l’Olimpiade dal 23 luglio all’8 agosto e la Paralimpiade dal 24 agosto a oggi, la capitale giapponese ringrazia gli atleti che hanno riacceso la fiamma dello sport e della speranza dopo lo scoppio della pandemia. Il Giappone ha dovuto attendere un anno in più e studiare con il Cio e con l’Ipc protocolli ad hoc per evitare la diffusione del Covid e salvare entrambe le manifestazioni. Ci è riuscita e oggi ha ottenuto anche i ringraziamenti di Andrew Parsons, presidente dell’Ipc, il Comitato Paralimpico Internazionale, intervenuto durante l’ultima festa di questi due mesi intensi, ovvero la Cerimonia di chiusura della Paralimpiade. “Arigato Tokyo: insieme, contro ogni pronostico, ce l’abbiamo fatta – ha esclamato -. I Giochi Paralimpici di Tokyo non sono stati solo storici, sono stati fantastici”. Poi, proseguendo nel suo discorso conclusivo, ha aggiunto: “Gli atleti hanno infranto record, scaldato cuori, aperto menti e cambiato vite. Popolo del Giappone, siete stati voi a rendere possibile tutto questo. Lo sport ha aperto le porte, ora tocca a noi abbattere le barriere. Fra tre anni, ci ritroveremo insieme ad atleti da tutto il mondo a Parigi, ispirando ed emozionando ancora una volta il mondo intero con le loro incredibili performance”. A proposito di ispirazione, il record di medaglie azzurro stabilito a Tokyo è sicuramente la miglior eredità possibile da lasciare al termine dei Giochi. Sono state ben 69 le perle della delegazione dei 115 atleti italiani: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi. C’è stato un incremento quasi del doppio rispetto a Rio 2016, dove erano state 39 in totale. Ben 11 le discipline in cui l’Italia è riuscita a salire sul podio, altro primato, con il nuoto a far la parte del leone (39 medaglie), seguito da atletica (9) e ciclismo (7). Già in quanto a partecipanti c’era stato un sorpasso delle donne sugli uomini (63 contro 52) e si è ripetuto anche nel computo degli ori: 8 femminili contro i 5 maschili a cui si aggiunge quello open della staffetta di handbike alla quale possono partecipare sia uomini sia donne. Tanti giovani in squadra, tra cui il pongista Matteo Parenzan, alfiere azzurro nella Cerimonia di chiusura: “Sono davvero emozionato, è stata una bellissima esperienza. Ho provato un’emozione enorme nell’entrare in questo stadio, dove purtroppo non c’erano spettatori, però portare questa bandiera e rappresentare il movimento paralimpico intero è stato bellissimo”. Tra le soddisfazioni azzurre anche una in prospettiva futura. Martina Caironi, infatti, entra nella Commissione atleti dell’Ipc.
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