ROMA (ITALPRESS) – “Siamo disposti a negoziare con la Russia solo una volta che si ritirerà dal nostro territorio”: così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Otto e mezzo su La7. “Senza la Wagner sarà più facile per il nostro esercito – afferma -. Putin si è indebolito a seguito dell’ammutinamento di Prigozhin. Ma l’aspetto principale del golpe fallito è che il mito e la leggenda del Putin forte e invincibile è finito. Ha trovato un accordo con Prigozhin, non lo ha eliminato, è giunto a un compromesso. In questo momento Putin si sente vulnerabile e molti russi se ne sono resi conto. Questa vicenda non è la fine della guerra ma apre una nuova fase del conflitto”. Secondo Kuleba “sono i cittadini russi a decidere le sorti del loro Paese, non possiamo imporre certe decisioni: è la differenza tra noi e loro. Il nostro compito è vincere sul terreno di battaglia, prevalere sul tavolo negoziale e fare in modo che questa guerra non si ripeta. Il futuro della Russia dovrà essere deciso dal popolo russo”.
“Il problema è che la Cina sta beneficiando della debolezza putiniana, ma non conduce guerre in Europa per perseguire i propri obiettivi: lo fa la Russia – sottolinea Kuleba -. Come europei dobbiamo renderci conto che in questo momento la Russia è una minaccia. Non mi importa del suo futuro, se cambierà forma o crollerà: il mio lavoro è occuparmi dell’Ucraina”.
“Il problema è che la Cina sta beneficiando della debolezza putiniana, ma non conduce guerre in Europa per perseguire i propri obiettivi: lo fa la Russia – sottolinea Kuleba -. Come europei dobbiamo renderci conto che in questo momento la Russia è una minaccia. Non mi importa del suo futuro, se cambierà forma o crollerà: il mio lavoro è occuparmi dell’Ucraina”.
– foto agenziafotogramma.it –
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