BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Niente accordo nel Consiglio Europeo sulle migrazioni. Ungheria e Polonia non hanno approvato la bozza di intesa, e al tema non viene dedicato un capitolo specifico nel testo finale delle conclusioni del Consiglio.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha diffuso un comunicato sulla migrazione, nel quale la definisce tra l’altro “una sfida europea che richiede una risposta europea”.
Durante il Consiglio “la situazione migratoria alle frontiere esterne dell’UE e all’interno dell’UE è stata riesaminata in modo globale ed è stato preso atto del lavoro svolto finora nel quadro di una risposta europea”, ha spiegato Michel.
“La Polonia e l’Ungheria hanno dichiarato che, nel contesto dei lavori in corso sul patto sulla migrazione e l’asilo – ha proseguito il presidente del Consiglio Ue -, in linea con le precedenti conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2016, giugno 2018 e giugno 2019, è necessario trovare consenso su un’efficace politica in materia di migrazione e asilo, che, nel contesto delle misure di solidarietà, la ricollocazione e il reinsediamento dovrebbero essere su base volontaria e che tutte le forme di solidarietà dovrebbero essere considerate ugualmente valide e non fungere da potenziale fattore di attrazione per la migrazione irregolare”.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha diffuso un comunicato sulla migrazione, nel quale la definisce tra l’altro “una sfida europea che richiede una risposta europea”.
Durante il Consiglio “la situazione migratoria alle frontiere esterne dell’UE e all’interno dell’UE è stata riesaminata in modo globale ed è stato preso atto del lavoro svolto finora nel quadro di una risposta europea”, ha spiegato Michel.
“La Polonia e l’Ungheria hanno dichiarato che, nel contesto dei lavori in corso sul patto sulla migrazione e l’asilo – ha proseguito il presidente del Consiglio Ue -, in linea con le precedenti conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2016, giugno 2018 e giugno 2019, è necessario trovare consenso su un’efficace politica in materia di migrazione e asilo, che, nel contesto delle misure di solidarietà, la ricollocazione e il reinsediamento dovrebbero essere su base volontaria e che tutte le forme di solidarietà dovrebbero essere considerate ugualmente valide e non fungere da potenziale fattore di attrazione per la migrazione irregolare”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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