Domani, mercoledì 2 giugno, alle 21.20, a Chi l’ha visto?, su Rai3, si torna a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel settembre del 2004.

Annunciati, infatti, nuovi documenti esclusivi e tutti gli ultimi aggiornamenti. Si riapre anche il caso di Tiziana Cantone perché è stata disposta la riesumazione del corpo che dovrà tispondere a una domanda: Tiziana si è suicidata o è stata uccisa? E come sempre gli appelli, le richieste di aiuto e le segnalazioni di persone in difficoltà.

In attesa della puntata di domani, l’ex pm Maria Angioni, a La Nuova Sardegna, ha affermato: «È viva e quasi certamente ignara del suo passato. Credo che la bimba sia stata inserita in un nuovo contesto familiare al quale sia convinta di appartenere da sempre perché non ha memoria della sua vita precedente. È necessario che qualcuno ci porti da Denise. È il famoso tassello che manca per chiudere il cerchio».

«Chi prese Denise – ha aggiunto – voleva ucciderla ma qualcuno lo impedì: salvò la bambina ma non la riconsegnò alla sua mamma, perché questo era il patto. Qualcuno sta parlando e scardinando alibi. Altre testimonianze importanti sono state riascoltate, è tempo di intensificare le ricerche perché la verità potrebbe essere a un passo».

L’ex pm ha denunciato più volte il clima di depistaggio vissuto da lei nel corso delle indagini ed è convinta che «la data del rapimento non sia casuale: Denise scomparve in un momento in cui la Procura era in una situazione di oggettiva

«Anna Corona aveva tante amiche e una di queste le fornìl’alibi che ha mantenuto per 17 anni. Disse che quel primo settembre rimase a lavoro fino alle 15.30, come certificato dal registro presenze. Qualche giorno fa l’amica e collega Francesca Adamo ha rivelato di avere firmato lei per conto di Anna Corona che era andata via prima. Questa donna ha deciso di parlare dopo 17 anni, segno che il patto iniziale è saltato», ha proseguito.