Nell’ambito delle attività di indagine a tutela delle zone di interesse storico – archeologico il Corpo di polizia municipale nei giorni scorsi ha sequestrato un’area sottoposta a vincolo archeologico, idrogeologico e fluviale in contrada Stretto.

In seguito agli accertamenti condotti è stato denunciato un soggetto che aveva deviato le acque di un torrente naturale ubicato ad appena pochi passi dalla necropoli di età neolitica creando una diga e invadendo terreni di proprietà del demanio pubblico per irrigare abusivamente il proprio podere.

L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di deviazione di acque, modifica dello stato dei luoghi, deturpamento di bellezze naturali e tentato furto (articoli 632, 633, 639 bis, 624 e 734 del codice penale). Il sequestro rientra nell’azione di controllo del territorio che il Corpo di polizia municipale, guidato dal comandante Doriana Nastasi, ha compiuto nell’arco di varie giornate effettuando accertamenti congiunti con altri organi interessati quali la “Soprintendenza ai Beni culturali” di Trapani, il distaccamento del Corpo forestale di Castelvetrano, il Genio civile e l’ufficio tecnico comunale che hanno partecipato anche al sopralluogo effettuato in contrada Stretto dal quale sono emerse le violazioni che hanno portato al sequestro delle due aree nelle quali sono stati commessi gli illeciti.

“Il contrasto ai reati di questo genere – spiega il comandante Nastasi – rientra nell’osservanza delle normative che preservano le aree e i beni di carattere storico – archeologico. Aree che il corpo di Polizia municipale tutela attraverso accertamenti e indagini quotidiani e miranti a perseguire i trasgressori”.