Forza un posto di blocco e fugge e da vita ad un lungo inseguimento per le via di Castellamare del Golfo nel trapanese. Protagonista un ‘cavallo’ ovvero uno spacciatore che trasportava una consistente quantità di droga.

La vicenda

In macchina aveva 300 grammi di hashish. Per questo motivo quando i poliziotti lo stavano per fermare ad un posto di blocco ha iniziato una lunga fuga per le vie di Castellammare del Golfo.

Più volte per fuggire ha tentato di speronare l’auto della polizia. Per evitare l’arresto il giovane ha lanciato i tre panetti di hashish dal finestrino. Alla fine è stato bloccato e arrestato.

L’esito della perquisizione dell’auto

Nell’auto sono state trovate 525 euro in contanti.  Il gip ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

I precedenti

Ci sono numerosi precedenti di tentativi di fuga al posto di blocco tutti conclusi con la cattura dopo un lungo inseguimento. A settembre dello scorso anno a palermo uno dei casi più eclatanti.

Era ricercato da tempo dalla giustizia ma si era rifugiato in Belgio per sfuggire alla galera. Ieri però è finita l’avventura da latitante di un Palermitano di 39 anni, che era rientrato nella sua Palermo dove evidentemente aveva fatto ritorno per qualche giorno dalla propria famiglia. Una mossa che però gli è costata cara.

Il posto di blocco

Ad arrestarlo la Polstrada della sezione di Palermo e squadra di polizia giudiziaria del compartimento della polizia stradale palermitana. Gli agenti hanno per l’esattezza incrociato il 39enne ieri in via Nicoletti a Tommaso Natale. Hanno intimato l’alt all’auto che stava guidando ma l’uomo, consapevole che sarebbe stato scoperto, ha accelerato a tutto gas e si è dato alla fuga. Gli agenti della polizia stradale si sono messi subito al suo inseguimento.

L’inseguimento

E’ scaturito un inseguimento che è durato circa 3 chilometri. I poliziotti si sono mostrati abilissimi nel riuscire a sbarragli la strada nell’arco di pochi minuti e costringerlo alla resa. La fuga è finita per lui in via Lanza di Scalea. E’ bastato poco per rendersi conto del motivo per cui il 39enne si era dato alla fuga. Controllando i suoi documenti è emerso che sull’uomo pendeva un mandato di cattura addirittura dal 2012. Doveva scontare un residuo di pena di un anno e 4 mesi per ricettazione. Oltretutto aveva una sfila di precedenti, persino per “omicidio doloso”.