“Per il bene che gli vogliamo gli consigliamo di riflettere seriamente sul fatto che non è normale dire ‘basta’ al Pd e, nel contempo, mandare emissari per fare coalizione con gli stessi uomini del partito purché rinuncino al simbolo”. Così il segretario provinciale di Palermo del Partito democratico, Carmelo Miceli, commenta la decisione di Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale candidato a sindaco del capoluogo siciliano con il movimento “Palermocrazia“, di non rinnovare la tessera del partito.
Miceli boccia quindi, senza appello, la candidatura a sindaco di Ferrandelli: “Palermo è una tra le città più importanti e belle al mondo, non un giochino da mettere in mano a giovani trasformisti che tentano di spacciarsi per verginelle”.
Non è meno morbido il commento di Antonio Rubino, responsabile organizzazione del Pd siciliano: “Probabilmente Ferrandelli avrà già un’altra tessera di partito in tasca. Ormai è un collezionista. Avrei fatto a meno di intervenire ma leggere l’ennesima offesa verso quel partito, il Partito democratico, che gli ha consentito prima di vincere alle primarie 2012 e pochi mesi dopo di essere eletto all’Ars, è veramente troppo. Sarebbe utile che il novello ‘cuffariano‘ raccontasse la verità: dopo aver girato tutti i partiti del centro sinistra e tutte le correnti di questi, dopo aver beneficiato del Pd ed ora che la sua credibilità politica è pari a zero, fa l’antipolitico, Nell’augurargli buona fortuna  mi sento di poter dire che delle sue offese e delle sue sceneggiate non sentiremo la mancanza”.
Fabrizio Ferrandelli dopo essersi dimesso da deputato regionale, ha prima creato il movimento dei ‘Coraggiosi’ poi ‘Palermocrazia’, in occasione della sua candidatura a sindaco. Ha anche aperto di recente un imponente comitato elettorale, in piazza Sturzo,sulla quale campeggia una gigantografia che lo ritrae.