Dopo il deposito al Tar del lazio del ricorso contro l’assegnazione degli stabilimenti ex blutec ed ex fiat di Termini Imerese al gruppo Pelligra, cresce la preoccupazione di una rallentamento nelle procedure di rilancio.

Gruppo Pelligra “Il tribunale faccia in fretta”

Si augura un pronunciamento veloce da parte del tar il gruppo assegnatario pronto a resistere “Apprendiamo la notizia del deposito al TAR Lazio di un ricorso per annullamento della assegnazione dell’area industriale di Termini Imerese. Abbiamo presentato un progetto innovativo e green per il rilancio di un polo manifatturiero, industriale e logistico internazionale, con un investimento economico che è stato valutato il migliore da parte delle Istituzioni. Il nostro piano sarà in grado di attrarre nuove aziende e salvaguardare l’occupazione creando anche opportunità di lavoro per le future generazioni” scrivono in una nota ufficiale.

“Abbiamo fiducia in una decisione e ci riserviamo tutte le azioni a difesa del nostro investimento. Siamo certi che questa azione non possa rallentare la rapida ripartenza del polo industriale siciliano e l’attrazione di investimenti internazionali”.

Governo Schifani si schiera con i lavoratori

“Il Governo Schifani si schiera al fianco dei lavoratori ex Blutec dopo il ricorso presentato al TAR da Sciara Holding, la quale ha perso il bando di appalto”. A dirlo è l’assessore alle attività produttive, Edy Tamajo.

“In attesa che il Mimit in queste ore si pronunci sul da farsi, voglio ribadire il sostegno totale ai lavoratori. Rispettiamo la decisione di Sciara Holding, anche se è inaspettata, visto le loro dichiarazioni a mezzo stampa emanate nelle scorse settimane, ma non possiamo trascurare il benessere dei dipendenti rispetto a questo ricorso – dice Tamajo -. Dopo anni di silenzi e oblio riguardo la vicenda ex Fiat, credo di aver dato prova che la nostra priorità è il benessere dei lavoratori e di tutta la zona industriale di Termini Imerese”.

Subito confronto con governo nazionale regionale

“E’ necessario che il governo nazionale e regionale convochino subito un confronto con le organizzazioni sindacali. Non è pensabile un nuovo stop per i lavoratori dell’ex Blutec soprattutto a ridosso della chiusura dell’amministrazione straordinaria fissata per il prossimo 4 novembre”.

Lo affermano Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, ed Enzo Comella, coordinatore della Uilm Sicilia, dopo avere appreso che è stato depositato al Tar del Lazio il ricorso per l’annullamento del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia. E Lionti e Comella aggiungono: “560 lavoratori diretti e 200 dell’indotto da novembre si potrebbero trovare senza reddito.

Nel caso che il ricorso venga accolto e non ci sia una ulteriore proroga dell’amministrazione straordinaria siamo a pronti a intraprendere azioni legali contro chi ha provocato i licenziamenti. Questo rallentamento, o anche uno stop, delle procedure con nuova gara causerebbero ulteriori ritardi a una vertenza ormai ventennale. Bisogna puntare invece alla reindustrializzazione del territorio e garantire un futuro a tutti i lavoratori”.

Non rischiare 600 lavoratori

“Al contrario di quanto affermava l’azienda ricorrente, il ricorso al Tar sull’aggiudicazione al gruppo Pelligra del bando relativo all’ex BLutec di Termini imerese è stato presentato e questo ci preoccupa “. Ad affermarlo è Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palerno Trapani. “Il Tarvaluterà la legittimità di quanto è stato fatto, ma quello che ci preoccupa è che qualsiasi ritardo al piano può mettere in serio pericolo la sostenibilità economica dei lavoratori ex Blutec, perché il 4 novembre scade il secondo anno dell’amministrazione straordinaria e quindi della Cigs” .

Le segreterie nazionali di Fim Fiom e Uilm hanno presentato richiesta al Mimit per avere informazioni più chiare circa tutto il percorso della cessione che coinvolge i lavoratori, sia quelli che transiteranno che quelli che dovrebbero rimanere nella società di scopo.

“Una sospensiva dell’aggiudicazione ci porterebbe sicuramente oltre il 4 novembre, per questo chiediamo alle istituzioni, Ministero e Regione Siciliana, di prevedere eventuali piani per mettere al sicuro i lavoratori se il percorso, per qualche motivo dovrebbe allungarsi” . Nobile assieme al segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana aggiunge “sarebbe una beffa, per i lavoratori e il territorio vedere svanire un’ulteriore possibilità di rilancio. Siamo stanchi e ancor di più lo sono le famiglie dei lavoratori dopo decenni di progetti sfumati in pochi mesi. Il territorio termitano merita la valorizzazione industriale e infrastrutturale attesa da anni” . Palermo, 14 maggio 2024

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