Catania, 18 maggio 2024 – «L’incidente mortale avvenuto a Castiglione di Sicilia, in cui è rimasto vittima l’operaio agricolo Giovanni Zumbo, riporta tragicamente alla cronaca il livello di rischio del lavoro in agricoltura, che resta in Sicilia, secondo i report dell’Inail, il settore in cui gli incidenti sono in aumento e il più colpito da infortuni dopo quello dell’industria. Ciò evidenzia l’importanza di adottare misure di prevenzione e di sicurezza più efficaci per proteggere i lavoratori agricoli».

È il commento di Alfio Turrisi, segretario generale della Fai Cisl di Catania, all’incidente di ieri a Rovittello.

«Oltre a esprimere vicinanza alla famiglia del lavoratore, travolta dall’immane tragedia, dunque – aggiunge – non possiamo non considerare questo luttuoso evento come una ulteriore sconfitta per il mondo del lavoro e per quanti ne dovrebbero garantire la sicurezza. Ecco perché rivolgiamo un appello a tutti gli attori del mondo del lavoro agricolo, alle istituzioni e agli organi di controllo perché non si abbassi l’attenzione sulla sicurezza, la formazione e l’informazione, in un settore produttivo strategico per l’occupazione e per lo sviluppo, tanto nel territorio catanese come nel resto della Sicilia».

Per Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania «è necessario fermare questa scia di sangue e per ciò la Cisl è impegnata, con tutte le sue federazioni, nella mobilitazione nazionale guidata dal nostro leader Luigi Sbarra. La Cisl di Catania sta potenziando la formazione e l’informazione degli RLS/RLST (rappresentanti della sicurezza sul lavoro) con corsi di aggiornamento. Da tempo, inoltre, chiediamo la costituzione di una rete che promuova una cultura della prevenzione dei rischi e degli incidenti sul lavoro»..

«Sono tantissime le assemblee e le iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori delle nostre Federazioni – continua – con il preciso obiettivo di sensibilizzare istituzioni e imprese su tale emergenza, per migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Legge n.19 e per promuovere una proposta complessiva che ponga fine all’intollerabile perdita di vite nei luoghi di lavoro».

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