di Irene Ambrosaino, Asia Marchese , Chiara Maria Parrinello
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono caratterizzati da un rapporto patologico con il cibo o da comportamenti di controllo del peso. I più conosciuti sono l’Anoressia, caratterizzata da auto-digiuno e drammatica perdita di peso in rapporto ad altezza ed età, tanto da determinare il più alto tasso di mortalità di qualsiasi diagnosi psichiatrica diversa dall’ uso di oppioidi; la Bulimia, caratterizzata da una voracità patologica nel mangiare, seguita da vomito, utilizzo di lassativi, digiuno o eccessiva attività fisica; il Binge eating, caratterizzato da situazioni in cui la persona, in un breve lasso di tempo, si abbuffa di cibo in modo incontrollato, anche senza avvertire lo stimolo della fame (fonte: psychiatry.org). I disturbi possono avere gravi conseguenze fisiche, psichiche e sociali, in casi estremi possono anche portare all’invalidità e alla morte.
Italia
Tra il 2019 e il 2021, e quindi anche durante la pandemia di Covid, è stato registrato un notevole aumento degli accessi ospedalieri per disturbi alimentari in Italia, pari al 59,71%, sia nella fascia d’età 15-19 che in quella più giovane tra i 10 e i 14 anni (fonte: In salute news). Dal 2021, in cui circa 1.230.468 persone risultano soffrire di disturbi alimentari, al 2022, risulta evidente un aumento dei casi, saliti a circa 1.450.567. Nel 2023 il numero di casi rilevati è ancora aumentato, superando 1.5000.000 (fonte:icom-istituto per la competitività).
Sicilia
Secondo i dati del Ministero della Salute, anche in Sicilia, , nel 2022, le persone affette da DCA sono aumentate del 30% rispetto al 2018. Sono 37 mila i siciliani che, dal 2019 al 2022, si sono rivolti al servizio sanitario per patologie di questo tipo. Un dato sottostimato, visto che moltissimi non arrivano alle cure perché non consapevoli di aver contratto una malattia o per via della carenza di strutture di cura in Sicilia. Inoltre, l’età di esordio dei disturbi si è abbassata: il 30% dei casi riguarda persone sotto i 14 anni. Ad ammalarsi sono persone di entrambi i sessi in una fascia d’età compresa tra i 12 e i 45 anni. Cala progressivamente l’età e la proporzione di ricoveri di pazienti di sesso femminile: si conferma un abbassamento dell’età d’insorgenza dei DCA (nel 2023, il 20% della popolazione ammalata è al di sotto dei 14 anni), si registra una maggiore diffusione nella popolazione maschile (il 20% nella fascia tra i 12 e i 17 anni). Nel 2022 il tasso di mortalità in Sicilia per diagnosi correlate ai disturbi alimentari (Anoressia, Bulimia, Disturbo da alimentazione incontrollata) è tra i più alti d’Italia: le 247 persone decedute per patologie correlate ai DCA avevano un’età media di 35 anni. (fonte: https://www.lasiciliaweb.it/2023/11/disturbi-alimentari-in-sicilia-e-dramma/) .
Da cosa nascono i disturbi alimentari
Non esiste una singola causa che porti allo sviluppo di un disturbo alimentare. Tra i principali fattori di rischio generali troviamo ansia, depressione, bassa autostima e traumi psicologici che possono aumentare la vulnerabilità; una condizione di sofferenza e insoddisfazione per il proprio corpo con preoccupazioni eccessive riguardo al peso e l’aspetto fisico legata all’immagine corporea distorta; pressioni sociali, determinate peraltro dalle influenze culturali e mediatiche che fanno sì che si creino falsi ideali di bellezza (fonte: centrolilac.it).
La terapia
La cura dei DCA si avvale di equipe multidisciplinari e procede per livelli di intensità differente a seconda della gravità. Il percorso terapeutico avviene a livello ambulatoriale o attraverso un ricovero in reparto. Il terapeuta aiuta il paziente a modificare il proprio comportamento per poi analizzarne le conseguenze. Il percorso dura all’incirca 20 sedute per i pazienti normopeso e all’incirca 40 sedute per i pazienti sottopeso. È strutturato in quattro fasi:
La Fase Uno aiuta il paziente nel percorso terapeutico lavorando sulla sua motivazione.
La Fase Due è una fase di revisione in cui il terapeuta e il paziente analizzano i progressi fatti e gli eventuali ostacoli al cambiamento.
La Fase Tre affronta i meccanismi di mantenimento principali del comportamento.
La Fase Quattro ha il compito di assicurarsi che i cambiamenti ottenuti si mantengano nel tempo e di analizzare eventuali fattori di rischio di ricaduta (fonte: intherapy.it).
Il supporto
I centri per disturbi alimentari possono rappresentare il primo passo verso una vita più serena. Il percorso verso la guarigione può essere lungo e complesso, e richiede l’assistenza di professionisti che possano affrontare le diverse dimensioni del disturbo: psicologica, fisica e nutrizionale. I centri specializzati offrono trattamenti multidisciplinari che affrontano sia i sintomi che le cause, con percorsi di recupero personalizzati. Uno dei principali centri per disturbi alimentari in Sicilia è Il Centro CE.DI.AL. ASP di Palermo (fonte: Lilac centro DCA). Il Numero Verde nazionale 800180969 “SOS Disturbi Alimentari” è un servizio di counseling telefonico che offre uno spazio di ascolto e di orientamento per chiunque si trovi coinvolto nel problema (fonte: SOS disturbi alimentari).
La testimonianza di una giovane donna affetta da Bulimia
La giovane donna descrive la sua esperienza con la Bulimia, evidenziando periodi di abbuffate e digiuno non legati a una vera fame, ma come un modo per reprimere i pensieri. Inizia a percepire il problema intorno ai 14 anni, con episodi di vomito che diventano seri a 19 anni. Inizialmente sottovaluta la sua condizione alla quale peraltro la sua famiglia non crede. «Il fatto che non si vedesse che avessi un problema, mi faceva credere che tutto fosse normale», racconta, anche se, al tempo stesso, la sua condizione le arrecava un’infinita sofferenza. Solo nel momento in cui ha cominciato a riconoscere l’importanza di affrontare i propri problemi,ha cercato un supporto psicoterapeutico. E adesso sta gradualmente acquisendo una maggiore consapevolezza di sé e delle sue dinamiche relazionali. (fonte: fanpage https://youtu.be/OTdC2WovSBQ?si=C8yTZ5yeVdohPXWY).
Luogo: Educandato Statale Maria Adelaide
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