I sub olandesi, colleghi del tecnico morto in fondo al mare, hanno lasciato la zona del naufragio del Bayesian a Porticello dove si sta organizzando il recupero del veliero.
Sono arrivati sommozzatori da altre società tra cui una sarda specializzata in recuperi. Forse una conseguenza probabilmente anche nell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Termini Imerese del rappresentante dell’azienda olandese dove lavorava il sub olandese di 39 anni, Rob Cornelius Maria Hujiben morto dopo un’esplosione a 50 metri di profondità mentre tagliava il boma. L’incidente sul lavoro ha cambiato i piani e li ha rallentati.
Sono stati impegnati sempre di più i robottini comandati da remoto per tagliare altri pezzi del veliero colato a picco il 19 agosto di un anno fa. Questa settimana, in ritardo con il programma iniziale, dovrebbe essere tagliato l’albero, soltanto dopo questa fase partiranno le operazioni finali che secondo indiscrezioni potrebbero avvenire all’inizio della prossima settimana.
Ma non tutto potrà essere eseguito con i robottini. Come conferma la TMC, il consorzio che coordina le operazioni, dovranno scendere ancora i sub. Sicuramente servirà l’uomo per imbracare lo scafo e permettere così di girare di novanta gradi il Bayesian prima di sollevarlo e portarlo al porto di Termini Imerese.






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