Dopo oltre tre anni di interruzione, la Strada provinciale 37 si prepara finalmente a riaprire. Sono stati, infatti, aggiudicati i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa, che sovrasta l’arteria che collega Palermo ai centri di Gibilrossa e Belmonte Mezzagno.
Un passo decisivo per il ripristino della viabilità in un’area che ha vissuto gravi disagi a partire dal novembre 2021, quando la caduta di massi sulla galleria ha reso impraticabile il tracciato.
Schifani: “Garantita la pubblica incolumità”
“Si gettano le basi per un ripristino della viabilità in questo versante – commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al vertice della Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico – e per chiudere una vicenda, che ha creato molti disagi all’utenza. Abbiamo assolto al nostro compito che è quello di garantire le condizioni di sicurezza e di salvaguardia della pubblica incolumità. La Struttura commissariale ha svolto un ruolo decisivo di coordinamento tra gli enti coinvolti, oltre a quello relativo all’individuazione delle risorse e alla valutazione delle migliori soluzioni tecniche”.
Gli uffici tecnici regionali diretti da Sergio Tumminello hanno concluso l’iter di gara, con la comunicazione della graduatoria definitiva. I lavori, del valore di 4,3 milioni di euro, saranno realizzati da una associazione temporanea di imprese guidata dalla Ms Costruzioni srl di Roma, che ha ottenuto l’appalto con un ribasso del 35,8 per cento.
Le soluzioni tecniche
La zona interessata dai lavori si caratterizza per la presenza di un imponente costone roccioso, alto in media 110 metri, che sovrasta la Sp 37 per circa 370 metri. Di questi, 300 si snodano in una galleria in cemento armato, sostenuta a monte da un muro e a valle da pilastri circolari. L’area è classificata con i massimi livelli di rischio: P4 per pericolo e R3 per rischio.
L’intervento prevede l’installazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza, ancorati in sommità, per contenere eventuali cedimenti. Inoltre, verranno stabilizzati i blocchi rocciosi in equilibrio instabile dopo un’accurata ispezione da parte di rocciatori specializzati.
Un’operazione complessa, ma necessaria per restituire sicurezza e continuità a una delle arterie fondamentali per i collegamenti tra l’entroterra palermitano e il capoluogo.


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