Un’azienda edile che costruisce guardando lontano, senza dimenticare il presente. Emmecci ha presentato oggi, nella sede della Camera di Commercio di Palermo, il suo Report di Sostenibilità 2024, un documento che, pur non essendo obbligatorio, è diventato per l’azienda siciliana un vero e proprio manifesto del suo impegno verso l’ambiente e la società.

Fondata nel 2007, Emmecci punta su innovazione, qualità e sostenibilità come pilastri per un’edilizia nuova, pensata non solo per durare nel tempo, ma anche per migliorare la vita urbana e ridurre l’impatto ambientale. E i numeri parlano chiaro: negli ultimi tre anni l’azienda ha ridotto le proprie emissioni di CO₂ del 18%, grazie a investimenti in tecnologie e materiali eco-compatibili.

Un modello di edilizia sostenibile che parte da Palermo

“Questo è il terzo anno in cui presentiamo il Report di Sostenibilità  – ha spiegato l’ingegnere Giovanni Palmeri – e lo facciamo con orgoglio. Non è un obbligo, ma una scelta. Quest’anno, inoltre, abbiamo ottenuto la certificazione “Synesgy Score Sga”, un riconoscimento importante in ambito di sostenibilità”.

Emmecci lavora sia nel settore pubblico che in quello privato, ma è nella rigenerazione urbana che l’azienda esprime al meglio la sua identità. Emblematico il restauro di Palazzo Butera a Palermo, una delle punte di diamante del suo portfolio. “Oggi non si può più costruire senza pensare alla sostenibilità – ha sottolineato l’amministratore unico, Santo Lipira – ma la vera responsabilità sta anche nel modo in cui si gestiscono le persone, i processi, le relazioni. Questo è il vero cambiamento”.

Risultati concreti e visione a lungo termine

Il report 2024 evidenzia anche i risultati raggiunti sul piano operativo: Emmecci ha ottenuto il 100% di conformità nei settori “acqua, energia e rifiuti” e “certificazioni normative”. Un segnale concreto di un’evoluzione che non è solo tecnica, ma anche culturale.

A chiudere la presentazione, le parole del socio Mario Puglisi, che riassumono alla perfezione la filosofia dell’azienda: “Per noi il lavoro segue quattro regole: imparare, guadagnare, restituire e amare. Senza passione non c’è impatto. La sostenibilità è questo: prendersi cura del proprio contesto, restituendo valore reale, non solo economico”.

Emmecci si propone così come esempio virtuoso per tutte le aziende che vogliono coniugare impresa e impegno. Una strada non sempre facile, ma necessaria per costruire — in tutti i sensi — un futuro più giusto e vivibile.