Si è definitivamente rotta la maggioranza nel Pd dopo la formalizzazione nell’assemblea provinciale di oggi di una mozione, con oltre 70 firme, che sostanzialmente chiede il passo indietro del segretario provinciale, Piergiorgio Gerratana, che ha preferito non partecipare alla seduta.

Il documento

Un documento avallato dai sostenitori del candidato alla segreteria cittadina Alessandro Dierna, per cui l’area Bonomo-Cutrufo, Left wing, Giovani democratici, l’ex segretario cittadino, Santino Romano, gli spadiani, rappresentati da Orazio Scalorino, dopo il caos del congresso cittadino e la revoca dell’elezione di Dierna a segretario della città dopo l’annullamento dei voti online su ricorso dell’ex presidente della Provincia, Bruno Marziano.

L’attacco a Gerratana

Nella mozione Gerratana è sul banco degli imputati per “essersi schierato apertamente, in violazione del ruolo di garanzia che compete al Segretario Provinciale, a sostegno di uno dei due candidati alla segreteria cittadina” si legge nel documento, alludendo a Maria Grazia Ficara, sostenuta da Marziano e dalla componente della direzione nazionale del Pd, Marika Cirone Di Marco.

La questione del ricorso

Secondo i proponenti, l’azione di Gerratana ha contribuito “ad acuire una profonda e insanabile spaccatura interna che, ad oggi, ha determinato una crisi della propria maggioranza e il venir meno della fiducia politica da parte di chi lo aveva eletto”. Inoltre, secondo gli oppositori del segretario, che, nei mesi scorsi, hanno contribuito ad eleggerlo, si è reso responsabile di aver avallato “ con atti e omissioni, un ricorso infondato e strumentale volto a ribaltare l’esito democratico del congresso, ottenendo, attraverso un provvedimento di esclusione del voto online, la privazione del diritto di voto a decine di giovani democratici e lavoratori impossibilitati a partecipare fisicamente, alterando in modo grave il libero e pieno esercizio del confronto congressuale”.

La richiesta di dimissioni

Per cui, arrivando al dunque, “i sottoscritti ritengono indispensabile avviare una rigorosa verifica politica sull’azione del Segretario Provinciale, e lo invitano a compiere — nel rispetto dei principi democratici e della volontà della comunità politica che lo aveva eletto e che oggi non si riconosce più nella sua guida — una profonda riflessione sull’opportunità di proseguire nel mandato e sull’indispensabilità di una rigenerazione programmatica e politica della segreteria”.

Infine, “ si sollecitano gli organi regionali e nazionali del Partito Democratico a intervenire con urgenza per garantire il ripristino della correttezza, del rispetto delle regole e della trasparenza nella vita democratica del partito in provincia di Siracusa, favorendo la ricostruzione di una guida illuminata, autorevole e condivisa”