Sequestrato legato ad una sedia in una stalla abusiva e pestato a sangue prima di passare ad una vera e propria tortura. Un trattamento riservato ad un giovane “colpevole” di non aver pagato una partita di droga già smerciata ai suoi fornitori.
E’ il contesto nel quale hanno operato i Carabinieri di Catania Fontanarossa che hanno ricostruito un episodio risalente alla fine di maggio successo nel quartiere Villaggio Sant’Agata, zona di Catania che la stessa procura etnea definisce “area urbana in cui da anni si svolge lo spaccio di sostanze stupefacenti”.
In tre arrestati per tortura
Sono tre le persone arrestate con l’accusa di “tortura”. Si tratta di Cristian Rungo di 25 anni, Orazio Guerino di 22 e di Paolo Simone Scuderi di 36 anni.

I militari dell’Arma, su delega di questa Procura, hanno dispiegato una mirata specifica di indagine , con la quale sono stati acquisiti gravi indizi ed individuati i presunti autori del fatto ricostruito.
In particolare, grazie al sequestro dello smartphone in uso a RUNGO, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento, sono stati acquisite, previa estrazione forense dei dati in modalità full file system, registrazioni video degli atti di violenza risalenti al 29 maggio di quest’anno.
Le torture
Per quanto emerso nel corso delle indagini i tre indagati avrebbero preso parte, con diversi ruoli, ad una brutale aggressione avvenuta all’interno di una stalla abusiva, in danno di una vittima, a sua volta coinvolta nel traffico di stupefacenti, che sarebbe stata legata a una sedia e poi percossa con un frustino ed a mani nude ed al contempo costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga.
Soggetti ritenuti pericolosi
Gli elementi raccolti hanno quindi consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania l’emissione di una misura cautelare, in forza della personalità dei soggetti coinvolti e del concreto rischio di reiterazione di reati della medesima specie, misura poi eseguita, con la traduzione, ultimati gli adempimenti procedurali, presso la Casa Circondariale di Catania piazza Lanza.






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