Siamo tanti, siamo imprenditori di questo territorio. Siamo quelli che hanno creduto e investito nel turismo, quel turismo che ci avevate raccontato come risorsa fondamentale per il futuro. Viviamo e lavoriamo nel Ragusano, nel Calatino, nel Gelese. Eravamo in tanti, oggi siamo molti di più.
Siamo studenti, quelli che vorrebbero avere almeno per le feste comandate l’opportunità di riabbracciare i propri genitori. Siamo genitori, quelli che lavorano senza sosta per permettere ai propri figli di studiare, quelli disposti a tutto pur di acquistare un biglietto aereo che consenta loro di tornare a casa, anche solo per pochi giorni.
Siamo malati, anche terminali purtroppo. Siamo quelli a cui un destino crudele, legato a questa isola, nega ogni giorno il diritto alla salute, costringendoci a viaggi estenuanti per curarci altrove. Siamo anche quelli che, con pazienza e civiltà, hanno cercato il dialogo con le istituzioni a tutti i livelli. Quelli che hanno portato fiori a chi ci ha restituito solo porte in faccia, escludendoci da ogni tavolo istituzionale sull’aeroporto di Comiso.
Siamo quelli che hanno visto conferenze stampa annunciare nuove rotte durate meno degli stessi eventi che le presentavano. Quelli che hanno organizzato manifestazioni, a cui dall’alto è stato chiesto di non partecipare, con logiche di potere degne della peggiore politica. Quelli che hanno ascoltato con le proprie orecchie come la più grande compagnia low cost d’Europa – quella che solo a giugno ha trasportato oltre 19 milioni di passeggeri – sia venuta a Comiso a mettere in atto un’autentica estorsione nei confronti della società di gestione. Eppure, nonostante tutto, siamo riusciti a non morire dalle risate.
Siamo quelli che quando parlano fanno allontanare i manager delle “grandi compagnie”, perché raccontiamo la verità, quella che vediamo: il deserto. Ma secondo voi dovremmo tacere, accettare un vergognoso patto di omertà, negando ai nostri figli il diritto alla verità.
Siamo quelli del Comitato: sporchi, brutti e cattivi. Quelli che, a volte, perdono la pazienza e osano dire persino qualche parolaccia, mentre assistono impotenti alla distruzione del proprio futuro, per manifesta incapacità di chi ci governa. Siamo quelli che conoscono a memoria le percentuali di partecipazione ai carrozzoni politici creati con i nostri soldi, guidati da chi dovrebbe rappresentarci e invece si nasconde dietro frasi fatte e cravatte discutibili.
Siamo stanchi di gridare al vento. Per troppo tempo ci siamo sforzati di avere fiducia in chi vive di parole, e troppo spesso ne abusa. Noi del Comitato per la Difesa e lo Sviluppo dell’Aeroporto di Comiso saremo i primi a prendere atto quando uno di voi – o tutti insieme, non importa – saprà finalmente rispondere alle nostre istanze. Non stiamo chiedendo miracoli o discutendo di fisica quantistica. Stiamo chiedendo, per l’ennesima volta, semplicemente: voli e passeggeri.
Non siamo qui per urlare “Ve lo avevamo detto!” Perché il silenzio che avvolge questi luoghi in piena estate è già, per voi, la punizione più grande.
Siamo qui oggi perché, quando i nostri figli – i vostri figli – si chiederanno chi sia stato responsabile della più grande sconfitta di questa provincia, possano leggere i vostri nomi. E possano riconoscere, per sempre, le vostre responsabilità e le vostre incapacità.
Il Comitato di Difesa e Sviluppo dell’Aeroporto degli Iblei
Luogo: Aeroporto di Comiso, SP5, 97013 Comiso RG, COMISO, RAGUSA, SICILIA
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