Il giudice del Tribunale di Trapani Roberta Nodari ha assolto Società Elettrica Favignana e l’amministratore, Filippo Giuseppe Accardi dall’accusa di inquinamento ambientale a Favignana.

Sia la società che l’amministratore erano stati accusati di aver contaminato circa novantaquattromila mila metri quadrati di territorio, a causa di una perdita di gasolio da un serbatoio della centrale elettrica avvenuta negli anni Ottanta. La Procura di Trapani aveva anche contestato la mancata bonifica dell’area, e per tali reati il Comune di Favignana e alcuni abitanti dell’isola si erano costituiti parte civile.

Gli avvocati Angelo Mangione e Stefano Pellegrino che hanno difeso Filippo Giuseppe Accardi, e l’avvocato Antonio Reina difensore della società, hanno invece dimostrato la correttezza dell’operato della Sea, che gestisce la centrale elettrica dell’isola, e soprattutto l’efficacia degli interventi di bonifica messi in campo dall’amministratore nel contenere la perdita di gasolio ed  evitare la contaminazione del suolo e dell’area marina di Favignana.

Le analisi dell’Arpa hanno successivamente accertato lo stato di salubrità dei pozzi d’acqua delle abitazioni confinanti con la centrale elettrica, escludendo l’ipotesi di contaminazione ai danni degli abitanti dell’isola.