“Più che le parole sono i numeri che danno il segno della situazione a Palermo sul fronte della sicurezza. Prima ogni turno uscivano 25 volanti composte da tre poliziotti. Oggi ne escono circa 10. E’ il risultato dell’assenza di programmazione avvenuta in oltre vent’anni. A fronte di 40 mila pensionamenti nella polizia non c’è stato ripianamento degli organici. Solo nel 2030 gli agenti di polizia saranno di nuovo 120 mila come diversi anni fa grazie ad alcuni concorsi”.
E’ questa la fotografia della situazione a Palermo come spiega Pietro Billitteri, segretario regionale del Sap. “Chi soffre della mancanza di agenti sono soprattutto i commissariati che devono garantire numerosi servizi che spesso non riescono a coprire i turni. Il governo nazionale sta puntando a rafforzare il nord, abbiamo chiesto con i prossimi ingressi a gennaio di potenziare il sud”. Con questi numeri il contrasto alla microcriminalità è difficile.
“Sul capoluogo siciliano il dato incide di più alla luce delle dinamiche criminali particolari del territorio e soprattutto a causa dell’alta età media dei poliziotti in servizio – dice Felice Romano segretario generale del Siulp – Soprattutto cercando di fronteggiare l’emorragia di poliziotti che ancora nei prossimi 3-4 anni continueranno ad andare in quiescenza depauperando un organico già carente a livello numerico”.
A Palermo l’emorragia prosegue ancora quest’anno. “Basta un solo dato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025, noi perdiamo circa 70, 75 agenti per sopraggiunti limiti di età pensione, senza considerare le dimissioni volontarie, i trasferimenti e i decessi – dice Antonio Piritore segretario provinciale Fsp – In questura sono arrivati soltanto 7 poliziotti che aggiunti a quelli delle specialità arriviamo a un numero di 20. Questa sperequazione va avanti da anni e adesso si raccolgono i risultati”.
La richiesta di più poliziotti per strada rischia di essere un’utopia. “Quando le cose non funzionano sul versante della sicurezza, s’invocano sempre più poliziotti per strada, ma i poliziotti presenti in questa città sono al minimo storico e lo testimoniano le carenze di organico esistenti in tutti gli uffici – dichiara Sergio Salvia, segretario del Coisp di Palermo – Da anni assistiamo a una diminuzione di agenti, perché coloro che vanno in quiescenza non sono adeguatamente rimpiazzati. Lo denunciamo già da più di 10 anni, ma la politica ed i diversi governi in carica se ne sono disinteressati, a favore della spending review. Solo negli ultimi tre anni si è invertito questo trend negativo. Con l’attuale organico della polizia di Stato, a Palermo si fanno miracoli”.
Per la Uil polizia c’è tanta incredulità. “Nei giorni scorsi il dipartimento di pubblica sicurezza ha pubblicato le tabelle dei trasferimenti degli agenti e degli assistenti della polizia di Stato, con una decorrenza, tra l’altro posticipata, in maniera inusuale, al prossimo 8 settembre. Sono interessati oltre 3000 agenti, compresi quelli all’assegnazione degli agenti in prova appartenenti al 229 corso circa 1153 agenti – dichiara il segretario Uil Polizia Palermo Claudio Tripoli – A Palermo ad esempio, capoluogo di regione, quinta citta d’Italia, invece di potenziare gli organici sono stati trasferiti incomprensibilmente soltanto sette agenti in entrata a fronte di tre in uscita”.
Anche la polizia municipale di Palermo è in grave sofferenza. “Dovremmo essere 1700 come previsto dalla pianta organica – dice Nicola Scaglione segretario del Csa – e siamo circa 840, ma di questi tantissimi hanno 60 anni. Sono pochi quelli idonei per andare in strada. Si fanno i miracoli con gli straordinari, i riposi, che non verranno mai presi, e con i progetti del ministero”.






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