Si è svolta stamani, nella parrocchia di S. Antonio Abate a Palermo, la cerimonia di conferimento delle benemerenze del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio agli Ufficiali e Sottufficiali del Nucleo di Rappresentanza in Uniforme Storica della Polizia Municipale di Palermo. Per l’occasione gli insigniti hanno indossato l’uniforme d’onore del 1853: si tratta dell’antica divisa della Guardia del Senato di Palermo durante il Regno delle Due Sicilie che era stata esibita in occasione del Festino di Santa Rosalia. “Fu uno dei festini più sfarzosi della storia: per volere del re Ferdinando II di Borbone quasi per riappacificarsi con il popolo palermitano. – spiega il vicario nobile Antonio Di Janni – Oggi questa celebrazione vuole essere un modo per riappropriarsi della verità storica e, per suggellare ancora di più questa unione tra l’Ordine Costantiniano, la Real Casa e il Comune di Palermo, Sua Altezza Reale il principe Carlo di Borbone Duca di Castro e Capo della Real Casa ha concesso la benemerenza costantiniana, riconosciuta dal Governo italiano”.
A presiedere la celebrazione liturgica, che ha preceduto la cerimonia di conferimento delle benemerenze, è stato monsignor Gaetano Tulipano. Un legame storico quello tra la realtà parrocchiale, sita in via Roma, e il Comune: “È tra le parrocchie più antiche della città, – spiega monsignor Tulipano – risale al 1220 ed era la parrocchia del Senato palermitano: non soltanto il municipio è all’interno del territorio ma ha avuto un ruolo nei riguardi di questa chiesa sin dalla sua fondazione”.
Presente alla cerimonia, molto partecipata e non a caso svoltasi nel periodo dei festeggiamenti legati al Festino di S. Rosalia, il vicesindaco Giampiero Cannella: “La riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni rientrano nelle vie di indirizzo di questa amministrazione. Bisogna ringraziare la polizia municipale che ha portato avanti queste ricerche accurate riuscendo a ricostruire la vera foggia delle uniformi delle Guardie del Senato e a riproporle in questo contesto. È un tassello culturale che si aggiunge al grande patrimonio di questa città”.
Lo studio è stato portato avanti da Giuseppe Oddo ed è riassunto in un opuscolo presentato nei giorni scorsi: “Si è trattato di uno studio lungo e complesso perchè non esistevano fonti primarie di riferimento. – spiega Giuseppe Oddo, ispettore della Polizia Municipale – Siamo riusciti a ricostruire la storia della nostra uniforme grazie ad atti documentali ritrovati anche a Roma e Napoli. Grazie alla custodia della Polizia Municipale, già nel 1983, l’uniforme è riuscita ad arrivare intatta sino ai nostri giorni e grazie al nostro attuale Comandante è stata ristabilita la foggia del 1853”.
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