PALERMO – Dopo un’attesa durata quasi tre anni, il Comune di Palermo ha trasmesso alla Regione Siciliana la proposta di Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), lo strumento pianificatorio necessario per regolare l’uso della fascia costiera di competenza del comune di Palermo e che rappresenta, in particolare, un tassello essenziale per avviare i progetti di rigenerazione urbana previsti lungo la Costa Sud, da Sant’Erasmo ad Acqua dei Corsari.
Si tratta di un passaggio importante, che va nella direzione auspicata da tempo da cittadini, associazioni e dal mondo del civismo attivo. Tuttavia, le tempistiche previste per l’approvazione definitiva del piano – che include anche l’iter della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) – sollevano più di una preoccupazione. Si stima infatti che l’iter possa concludersi solo nella seconda metà del 2026, un arco temporale che rischia di compromettere l’effettiva realizzazione di interventi già finanziati nell’ambito del PNRR, dei fondi PO FESR, POC e Metro Plus.
Proprio su questo fronte si registra la voce del Coordinamento dei Rotary Club dell’area Panormus, promotore del progetto “Riappropriamoci del mare di Palermo”, che da anni si occupa di promuovere e monitorare le opportunità di valorizzazione del litorale sud della città. Il gruppo accoglie con favore l’invio del PUDM alla Regione, considerandolo un segnale positivo ma atteso da troppo tempo. Un invio più tempestivo, come richiesto più volte invano al Comune, avrebbe scongiurato tali rischi. Proprio per questo, il Coordinamento dei Rotary Club richiama l’attenzione sulla necessità di tempi certi e celeri per evitare che il ritardo nell’approvazione del piano possa pregiudicare l’accesso alle risorse già stanziate.
Secondo il Coordinamento, “è essenziale che Comune e Regione attivino sin da subito un confronto operativo e costruttivo, al fine di individuare soluzioni capaci di accelerare l’iter e garantire la piena utilizzazione dei fondi destinati alla riqualificazione costiera. Un’opportunità così rilevante, sotto il profilo ambientale, sociale ed economico, non può essere rimandata o compromessa da ulteriori ritardi”.
I principali interventi previsti nell’area della Costa Sud ammontano a oltre 50 milioni di euro. Tra questi figurano il Parco a mare allo Sperone (16,1 milioni), la riqualificazione ecocompatibile del lungomare della Bandita (12 milioni), il Contratto di fiume e di costa Oreto (12 milioni), il Parco Libero Grassi (5,7 milioni) e la riqualificazione del porto della Bandita (13,7 milioni), alcuni dei quali vincolati all’approvazione del PUDM.
“Il nostro auspicio – conclude il Coordinamento Rotary – è che le istituzioni colgano il valore strategico di questa fase e lavorino insieme, con spirito di collaborazione e senso di responsabilità, per restituire alla città e ai suoi cittadini una parte preziosa del proprio patrimonio marittimo e urbano. Rigenerare la Costa Sud non è solo un obiettivo urbanistico: è una sfida culturale, sociale e ambientale che riguarda il futuro stesso di Palermo.”
Il Rotary, con le sue articolazioni territoriali e il coinvolgimento attivo di 16 Club dell’area metropolitana, continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi, offrendo il proprio contributo civico e progettuale affinché questa stagione di trasformazione possa concretizzarsi in risultati tangibili e duraturi per il territorio.
I Rotary Club aderenti al progetto:
Palermo, Palermo Est, Palermo Ovest, Palermo Nord, Palermo Monreale, Palermo Sud, Lercara Friddi, Palermo Teatro del Sole, Corleone, Palermo Parco delle Madonie, Palermo Costa Gaia, Bagheria, Palermo Baia dei Fenici, Palermo Mondello, Palermo Montepellegrino, Palermo Libertà
Luogo: PALERMO, PALERMO, SICILIA

Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.






Commenta con Facebook