“Mia figlia Aurora lo scorso mese di maggio aveva subito un aborto e si era rivolta all’ospedale Villa Sofia Cervello. Nel referto dei medici c’è scritto che la giovane avrebbe subito un’aggressione fisica”.
Lo racconta il padre della hostess ancora scosso per i funerali che si sono tenuti questa mattina. “Come tante ragazzine anche mia figlia mi ha tenuto all’oscuro di tutto. – dice Francesco Maniscalco – sia dell’aborto che dell’aggressione. La mia ex moglie poi mi ha confessato che tra i giovani c’erano stati momenti di tensione e forse mia figlia era stata anche aggredita. Quello che mi fa rabbia che nessuno della famiglia del giovane è venuto al funerale oggi. Neppure un fiore. Non abbiamo mai ricevuto una parola di conforto. Forse sono anche infastiditi dal clamore che è scoppiato”.
L’avvocato Alberto Raffadale sta cercando di ricostruire quanto avvenuto lo scorso maggio e come mai con quel referto non sono partite indagini su quanto successo ad Aurora. “Guardi sono davvero sconvolto per quanto sto scoprendo su questa vicenda. Anche sui due testimoni a Vienna che avrebbero raccontato che mia figlia è caduta con la testa in avanti e invece dall’autopsia è emerso che si sono fratture solo nelle gambe e nessuna frattura nelle costole. Io andrò avanti finché avrò forza e voglio sapere la verità”.
I pm di Palermo hanno chiesto alle autorità austriache le foto dell’abitazione scattate quando è avvenuta la tragedia. Intanto il Comune ha concesso un loculo a titolo gratuito. Lo ha stabilito il sindaco Roberto Lagalla con una determina in cui si tiene conto del fatto “che il tragico evento ha scosso le coscienze, attesa la giovane età della ragazza e le circostanze ancora poco chiare in cui esso si è svolto”.
La salma sarà tumulata nel cimitero dei Rotoli una volta che le indagini saranno ritenute concluse dall’autorità giudiziaria. Servono ancora altri esami e altri approfondimenti. Il caso non è ancora chiuso.






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