Non c’è pace per Palermo. Un’ondata di violenza senza fine e senza ragione sembra avvolgere la città. L’ultimo, in ordine di tempo, a farne le spese è stato addirittura l’assessore all’emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli colpito alla schiena con una sgabello di fronte ad un bar di via Alloro nel centro storico della città. L’assessore aveva poco prima partecipato alla sgombero di un  antico palazzo comunale occupato da 13 anni e si stava recando, a piedi, alla Chiesa di Santa Ninfa ai crociferi per un evento sul piano regolatore quando si fermava per dare una mano al titolare di un baretto accerchiato da 5 o sei persone per una contesa sul resto dato al pagamento di una consumazione. Tutto sarebbe nato da soldi caduti a terra e recuperati dal commerciante. dalle parole si sarebbe passati ai fatti e sarebbe esplosa la rissa nella quale sarebbe rimasto coinvolto anche l’assessore. Solidarietà e indignazione da sindaco e presidente della regione. Portato in ospedale per accertamenti, in serata lui stesso posta sui social una rassicurazione.

Le parole di Ferrandelli

“Sono appena uscito dalla squadra mobile della Questura di Palermo dove ho denunciato l’aggressione ai danni di un giovane imprenditore a cui, intromettendomi, ho evitato il peggio.
Sto bene, qualche contusione e tanta indignazione!” scrive l’assessore sui social

“Ringrazio tutti i cittadini che mi stanno inondando di sostegno e affetto e che sopratutto vogliono vivere a testa alta e con la schiena dritta. La rete istituzionale sta serrando le file, il Sindaco e i miei colleghi stanno seguendo da vicino tutti i passaggi e le forze dell’ordine, Questore in testa, sono impegnate nell’assicurare giustizia a Rosario e a questa città. Andiamo avanti, tutti insieme, con più determinazione di prima”.

La condanna del sindaco

“A nome mio e dell’intera Giunta comunale, esprimo ferma condanna nei confronti di quel gruppo di vigliacchi che ha scatenato la rissa all’esterno di un bar di via Alloro. Al titolare dell’esercizio e all’assessore Fabrizio Ferrandelli, entrambi rimasti coinvolti, ho personalmente, una volta raggiunto il posto, rivolto la mia vicinanza e solidarietà e auspico che le indagini riescano a individuare in tempi brevi i responsabili di questo gesto che non può ammettere giustificazioni” ha detto il sindaco Roberto Lagalla.

Solidarietà e condanna del Presidente della Regione

Anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, condanna con la massima fermezza il grave episodio di violenza avvenuto a Palermo e che ha visto coinvolto l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli.

“Esprimo a lui, così come al titolare dell’esercizio commerciale interessato – dice Schifani – la mia più sincera vicinanza e solidarietà personale e istituzionale. Quanto accaduto è sintomo di un clima di crescente intolleranza e aggressività che non può e non deve trovare spazio nella nostra città. Le istituzioni, tutte, hanno il dovere di reagire con determinazione, assicurando il pieno sostegno alle forze dell’ordine affinché i responsabili siano rapidamente identificati. La Sicilia non può essere ostaggio della violenza. Serve un impegno corale, serio e continuo, per garantire sicurezza e legalità ai cittadini e alle persone che, come l’assessore Ferrandelli, svolgono quotidianamente il proprio ruolo con senso di responsabilità e spirito di servizio”.

Violenza fuori controllo

Ma la violenza in città è fuori controllo, la sera del festino in viale Michelangelo un trentenne è stato pestato da un gruppo di 5 persone ed è finito in ospedale con il setto nasale rotto per aver urtato lo specchietto di un’auto. La vittima si era fermata ed era stata affrontata prima dai due occupanti e del mezzo e poi da altri tre amici arrivati con un’altra auto.

Non basta, una rissa è scoppiata anche davanti ad una banca in pieno centro. Un giovane di 25 anni ha colpito alla testa con calci e pugni un parente di 57 anni in via Mariano Stabile, davanti alla filiale della banca Intesa. Los contro sarebbe sui versamenti e sui prelievi sul conto ma anche in questo caso nessuna remora a far scattare la violenza in strada. un altro segnale di una città che ha perso la rotta, dove la violenza è normale, quotidiana, quasi accettata.

Ma il Ministro continua a minimizzare

Violenza di strada che esplode per futili motivi ma per il Ministro dell’interno Piantedosi, che pure verrà nei prossimi giorni a Palermo, i dati della criminalità non sono tali da poter parlare di emergenze e mostrano, al contrario, una diminuzione. Dati che il Ministro non ha mancato di sottolineare al sindaco durante l’incontro di 48 ore fa