Ci sono i primi denunciati per la rissa nel bar di via Alloro costata una aggressione (un colpo di sgabello alla schiena) anche all’assessore Fabrizio Ferrandelli intervenuto per difendere il commerciante accerchiato.

La polizia ha individuato quattro presunti responsabili dell’aggressione nel bar di via Alloro a Palermo e, tra loro, anche due minorenni.

La vicenda

Tutto ha avuto inizio due giorni fa, intorno alle 16, quando due ragazze si sono presentate al bar per una consumazione. Pochi minuti dopo, un uomo è entrato nel locale accompagnato da una delle due giovani, sostenendo che fosse stato dato un resto errato. Nessun chiarimento possibile: in un attimo altri sei individui, tutti uomini, sono piombati nel bar e si sono scagliati con calci, schiaffi e pugni contro il titolare.

Nel tentativo di fermare il pestaggio, è intervenuto il padre del barista, anche lui brutalmente colpito. In quel momento c’era l’assessore Fabrizio Ferrandelli che è intervenuto per sedare la rissa e ha ha chiamato la polizia.

Oggi Ferrandelli è tornato in quel bar

E oggi l’assessore è tornato in quel bar postando la foto insieme al commerciante. “Il mio 19 luglio in onore di Paolo Borsellino e della sua scorta io voglio celebrarlo così: una foto di poche ore fa con Rosario Napoli, gestore de “U Cafè Sicilianu”, vittima dell’aggressione di 6 persone nei giorni scorsi e durante la quale non mi sono tirato indietro dall’intervenire” ha scritto mettendo sui social la fotografia.

“Rosario è il simbolo di una generazione che crede in se stessa e nel futuro di questa città, che non cede alla violenza e alla sopraffazione, che con coraggio rialza la saracinesca e mostra il suo sorriso nonostante l’amarezza”.
“In queste ore siamo sommersi da messaggi di migliaia di palermitani indignati, solidali nella vicinanza e che ribadiscano la necessità di stringerci attorno ai valori e agli ideali dei nostri eroi che ci hanno aiutato a riscattare pagine ancora più buie degli episodi di violenza che stiamo vivendo.
Questa ispirazione deve aiutarci ad innalzare la tensione morale della nostra comunità ed i livelli di partecipazione civica al fine da isolare minoranze di soggetti violenti e portatori di un substrato culturale che non appartiene più ai codici della nostra città. Buon 19 luglio, nell’esercizio quotidiano della memoria”.