Si preannuncia molto partecipata la 29° edizione della tradizionale Fiaccolata in memoria del giudice Paolo Borsellino, e degli agenti della scorta, di questa sera. Il concentramento è previsto per le ore 20:30 a Piazza Vittorio Veneto (Statua della Libertà).

Il percorso

La Fiaccolata attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale. Come ogni anno sarà un corteo silenzioso, senza comizi finali né passerelle, nel rispetto della sobrietà che contraddistinse in vita Paolo Borsellino.
L’iniziativa è promossa da “Comunità ‘92”, coordinamento che unisce diverse generazioni di giovani di destra ideatori della manifestazione 29 anni fa, e “Forum XIX Luglio” cartello apartitico che raggruppa trasversalmente enti locali e associazioni.

La più longeva manifestazione antimafia in Sicilia

La Fiaccolata si conferma la più longeva manifestazione antimafia in Sicilia, capace negli anni di aggregare trasversalmente migliaia di siciliani (e tanti altri cittadini di altre regioni) nonostante sia stata ideata, nel 1996, dal movimento giovanile di Alleanza Nazionale.

Due ministri, due sottosegretari e trenta sigle

Prevista un’ampia partecipazione da tutta la Sicilia grazie all’adesione di oltre trenta sigle tra associazioni, movimenti e Comuni siciliani (su fiaccolata.it l’elenco). Parteciperanno anche numerosi parlamentari, i presidenti della Commissione Antimafia Chiara Colosimo e della Commissione Giustizia Ciro Maschio, e diversi esponenti di governo: i ministri Andrea Abodi e Luca Ciriani, i sottosegretari di Stato Paola Frassinetti (Istruzione) e Andrea Del Mastro (Giustizia).

“La fiaccolata – dichiara Mauro La Mantia Portavoce di “Comunità ‘92” – non è una cerimonia. È un atto di militanza e un richiamo alla coerenza per una politica e una magistratura che, se davvero vogliono onorare Borsellino, devono dimostrare con i fatti che alla mafia, e alle sue zone grigie, non sarà mai concessa tregua”.

Scarcerazione Brusca ferita ancora aperta

La manifestazione sarà aperta dallo striscione di Gioventù Nazionale con la scritta “Nessuna tregua alla mafia”. Un richiamo alla scarcerazione anticipata di Giovanni Brusca che non è solo una ferita aperta per le vittime e i familiari. È il segno di una legge sui collaboratori di giustizia che, pur concepita da Giovanni Falcone come arma potente contro la mafia, oggi mostra storture inaccettabili.

“Chi tradisce la mafia – continua La Mantia – non diventa automaticamente un santo. Chi ha spezzato vite non può tornare a goderne la libertà come se nulla fosse. È necessario un intervento legislativo per evitare che la giustizia si trasformi in uno spettacolo grottesco di premi a carnefici diventati pentiti.”