Otto ore di silenzio poi un post sui social per spiegare, anzi per dire che non spiegherà nulla. Manlio Messina se ne va da Fratelli d’Italia ma non sbatte la porta. Al contrario parla di una comunità umana e politica che ha avuto l’onore di rappresentare. Ma se ne va.
Le parole di Messina
“Sì, è una scelta ponderata. Una scelta dettata da ciò che di più profondo sento dentro di me.
Solo chi mi conosce davvero può immaginare quanto sia stata difficile. Ho imparato, però, che nella vita non sempre gli ostacoli vanno superati a tutti i costi: a volte puoi fermarti, respirare, riposare… e scegliere di arrestare la tua corsa. Non è una sconfitta. Io non la vivo così” scrive l’ormai ex vice capogruppo alla Camera del partito della Premier ed ex assessore regionale al turismo.
Non avete capito nulla
Poi smentisce a modo suo tutte le voci sui motivi di questa scelta: “In queste ore ho sentito dire di tutto e di più sulle ragioni che mi hanno portato a questa decisione. E capisco che, essendo un personaggio pubblico, sia inevitabile. Ma vi deluderò: non c’è un motivo unico, non c’è un colpevole o un episodio preciso. È una scelta intima, che custodisco nel cuore, insieme ai ricordi più belli di questa straordinaria Comunità umana e politica che ho avuto l’onore di rappresentare per tanti anni e in tante istituzioni”.
I messaggi a “chi vuol capire, capisca”
“A voi, che mi avete sempre sostenuto e voluto bene, so che dovrei dare una spiegazione. Ma so anche che saprete perdonarmi se non lo farò. Fidatevi di me, ancora una volta. A chi invece mi ha voluto male, a chi mi ha denigrato e logorato, dico grazie. Sì, grazie. Perché il male che mi avete fatto mi ha insegnato a distinguere l’amicizia dall’opportunismo, l’amore dall’odio, l’invidia dalla gioia per il successo altrui. Mi avete reso più forte, più uomo, e mi avete fatto capire che la cattiveria è un sentimento che non mi appartiene. Ho tanti difetti, certo. Ma non la cattiveria”.
Un atto d’amore verso Fratelli d’Italia
“Oggi ho compiuto l’ultimo atto d’amore per la mia Comunità. Perché l’amore non è soltanto saper rimanere: è anche riconoscere il momento in cui bisogna lasciarsi andare. E io, con il cuore colmo di gratitudine, lascio andare la mia Comunità” conclude ma alla fine un passaggio polemico lo lancia senza destinazione chiara “nella speranza che la luce dell’umiltà torni a illuminare il suo cammino. Sursum Corda (incitazione latina a non perdersi d’animo ndr)”






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