Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina segna oggi un nuovo, assurdo passaggio burocratico: l’annunciata approvazione da parte del Cipess. Migliaia di pagine e tavole tecniche sarebbero state esaminate e approvate dall’organo interministeriale, ignorando le numerose osservazioni critiche presentate non solo da Europa Verde, ma anche da associazioni ambientaliste, comitati No Ponte, esperti indipendenti, oltre che dalle stesse Commissioni Via/VAS e dal comitato tecnico-scientifico.

L’approvazione del Cipess non rappresenta alcun punto di arrivo. È solo l’ennesimo atto di arroganza politica del ministro Salvini che continua a forzare un progetto privo del parere di un’autorità terza e della necessaria valutazione della Commissione Europea. Pareri obbligatori, previsti dalla normativa, soprattutto in presenza – come in questo caso – di una chiara violazione della Direttiva Habitat.


Europa Verde ribadisce la propria totale contrarietà a un’opera inutile e dannosa, calata su un territorio che ha bisogno di interventi concreti per affrontare emergenze ambientali, sociali e infrastrutturali, non di promesse irrealistiche e devastanti.

Saremo, come sempre, accanto a chi vive e difende l’area dello Stretto. A fianco delle cittadine e dei cittadini che da anni resistono per proteggere le proprie case, il lavoro e l’ambiente. Il Ponte non è progresso: è lo scempio definitivo di un’area dal valore naturalistico, strategico e sociale che va invece tutelata e valorizzata.

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