Sembrano giocattoli dal nome, ma non lo sono. Gli e-Go Toys sono sculture in miniatura alte circa 15 cm, appartenenti alla toys art, una corrente dell’arte contemporanea che fonde cultura pop, artigianato e ricerca concettuale. Un linguaggio espressivo affermato a livello globale, in cui si sono distinti artisti come Kaws e Simone Legno, ma che Dario Denso Andriolo aveva già intuito nel 2011, quando realizzò i primi 3 esemplari nel suo studio.


Quella prima trilogia, mai esposta pubblicamente, è rimasta per oltre un decennio custodita gelosamente. Di recente, si mormora che uno dei tre originali sia stato rivenduto a un collezionista inglese per una cifra a quattro zeri. Non è chiaro quale dei tre — ma si sospetta possa trattarsi di una delle versioni più colorate e pop, ispirata ai supereroi Marvel — abbia cambiato proprietario. La notizia ha riacceso l’interesse per l’intera produzione, e ha dato impulso al collezionismo attorno all’artista.

Nel 2024 Andriolo torna con una nuova serie di 10 pezzi unici, sempre modellati e dipinti a mano, non riproducibili né serializzati. Ogni e-Go ha lo stesso soggetto, ma è concepito come una scultura autonoma, con variazioni cromatiche, gestuali e materiche che lo rendono irripetibile. Anche questa serie è andata sold-out in poche settimane.


Si dice che uno degli e-Go della serie 2024 sia stato avvistato nelle stories dell’artista e alle fiere della mercante d’arte e personaggio televisivo Ada Egidio, segnale del crescente interesse anche nei circuiti professionali. In effetti, alcune opere sono state temporaneamente a Roma, nella sua galleria, prima di trovare collocazione a Palermo.

Il futuro resta avvolto nel mistero. Si parla già di una nuova serie per il 2025, ma nulla è noto su quantità o forme. Una sola cosa sembra certa: questa nuova linea sarà realizzata in ceramica, segnando un passaggio importante dai materiali sintetici a una matericità più scultorea, ancestrale, forse in omaggio alla Sicilia, terra natale dell’artista.


L’interesse per il lavoro di Andriolo non nasce dal nulla: la sua pratica abbraccia la scultura monumentale, come nel caso di Noscandimus, l’opera immersiva che ha coinvolto oltre 400 donne; o la partecipazione a Expo Dubai 2020, dove ha rappresentato la Regione Siciliana. Da anni esplora anche la performance audiovisiva, portando in scena live set in cui si alternano consolle teatrali, sound design e mapping emozionale.

E per chi riesce ad accaparrarsene uno, un e-Go Toy può rappresentare molto più di una scultura da 15 centimetri. Le sue “carte sacre” da collezione, ad esempio — piccole tavole di 30×40 cm dedicate ai santi siciliani — sono ormai introvabili e ricercate nei mercati secondari.

Il micro e il monumentale si rincorrono nel lavoro di Andriolo, e gli e-Go Toys ne sono forse la sintesi perfetta: simboli muti ma carichi di presenza, opere rituali travestite da feticci pop.

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