Doveva essere una giornata all’insegna del divertimento e del mare al largo di Mondello. In gommone con gli amici. Ma un uscita in mare si è trasformata in un incidente mortale ieri pomeriggio a Mondello. Un giovane è caduto in acqua mentre il gommone era in movimento, finendo contro l’elica del motore e riportando ferite gravissime.
È morto poco dopo l’arrivo al molo nonostante i soccorsi del personale di due ambulanze, giunte sul posto assieme agli agenti di polizia, guardia di finanza e capitaneria di porto.
La vittima si chiamava Simone La Torre, 23 anni: si trovava con altri sette amici a bordo dell’imbarcazione di circa nove metri, presa a noleggio poco prima in una rimessa nei pressi del porticciolo della borgata marinara. Secondo la ricostruzione della capitaneria, il ragazzo era seduto a cavalcioni su uno dei tubolari quando avrebbe perso l’equilibrio, cadendo vicino alla poppa. Le pale dell’elica lo hanno colpito al torace, alle braccia e a una gamba, provocando profonde lesioni.
L’incidente è avvenuto tra le 17,20 e le 17,30, mentre il gruppo stava navigando nel golfo, in quella che era cominciata come una giornata di bagni e divertimento. Gli amici, appena hanno capito cosa era successo, si sono subito tuffati per recuperarlo e lo hanno sistemato nel pozzetto, dove si siedono i passeggeri, quindi si sono diretti a tutta velocità verso il molo di Mondello. I mezzi del 118, avvisati via radio, sono arrivati qualche minuto dopo direttamente sulla banchina ma il ventitreenne era già in condizioni disperate: aveva perso molto sangue e i sanitari, nonostante i tentativi di rianimazione, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il natante è stato sequestrato su disposizione della Procura che ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica e verificare eventuali responsabilità.
In particolare, gli investigatori stanno accertando chi fosse alla guida e se fosse in possesso della patente nautica. La normativa consente infatti di condurre senza patente soltanto barche fino a 40 cavalli e con un massimo di cinque persone mentre per quelle più grandi e motori più potenti è obbligatoria l’abilitazione. Gli amici della vittima sono stati ascoltati fino a tarda sera: i loro racconti coinciderebbero sul punto in cui il ragazzo si trovava e sulla rapidità con cui è stato riportato a bordo, ma restano da chiarire i momenti immediatamente precedenti alla caduta.
Un altro aspetto al vaglio degli inquirenti è se l’incidente possa essere stato causato da una manovra sbagliata di chi era al timone. Gli accertamenti riguarderanno anche le condizioni tecniche del gommone e l’eventuale rispetto delle norme sul noleggio e sulla sicurezza in mare. La salma di La Torre è stata trasferita all’istituto di medicina legale del Policlinico, dove il medico legale effettuerà gli accertamenti disposti dalla Procura che dovrà anche decidere se eseguire l’autopsia.
Non è la prima volta che un caso del genere si verifica nelle acque di Mondello. Il 3 agosto del 2011, Paolo Baglione di 22 anni, perse la vita dopo essere caduto in mare e avere urtato con la testa l’elica del gommone durante una gita con parenti e amici. Anche allora il natante era stato preso a noleggio e l’inchiesta portò a un processo per omicidio colposo a carico di un giovane che, in quel momento, stava conducendo il mezzo.






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