Dopo le multe false scoperte a Taormina ma che risultavano emesse dalla Polizia Municipale di Catania, proprio la Polizia Locale di Catania scopre altre truffe in corso.
La truffa dei falsi avvisi PagoPa
La Polizia Locale di Catania, al comando di Diego Peruga, ha reso noto che è in corso un nuovo tentativo di truffa tramite phishing finalizzato al furto di dati personali e bancari.
I truffatori utilizzano il logo e la grafica di pagoPA per inviare falsi avvisi di pagamento di presunte violazioni del Codice della Strada, tramite e-mail o SMS.
Nel messaggio viene indicato un importo specifico per un presunto eccesso di velocità, accompagnato da un codice di pratica verosimile, e si avverte che la sanzione potrebbe raddoppiare entro 72 ore.
Il sito clonato per pagare multe inesistenti
Il link contenuto nel testo rimanda a un sito clonato che riproduce fedelmente l’interfaccia di pagoPA, ma è stato creato esclusivamente per sottrarre informazioni sensibili.
La Polizia Locale invita a non cliccare su collegamenti sospetti, a verificare attentamente il mittente e il dominio autentico e a utilizzare esclusivamente i canali istituzionali per eventuali pagamenti.
In caso di dubbio, è possibile inoltrare la comunicazione all’indirizzo malware@cert-agid.gov.it per ottenere conferma o segnalare il tentativo di truffa.
Le false multe scoperte a Taormina
La nuova truffa si unisce alla felse multe scoperte a Taormina dove cittadini e turisti hanno trovato sul parabrezza avvisi di violazione al Codice della Strada emessi apparentemente dalla Municipale di Catania ma in un territorio diverso da quello catanese.
Nei giorni scorsi, infatti, nel territorio di Taormina, sono stati rinvenuti numerosi documenti contraffatti riportanti l’intestazione della Polizia Locale di Catania e recanti un QR code per il pagamento immediato di una presunta sanzione.
Una estorsione vera e propria
La Polizia locale di Catania ha però velocemente scoperto che tali documenti sono completamente privi di validità giuridica e non sono stati emessi dal Comando, trattandosi di un’attività fraudolenta finalizzata all’estorsione di denaro in maniera illecita. In pratica chi ci casca e paga il presunto verbale attraverso il QR code, di fatto consegna i soldi ai truffatori.
Come riconoscere i falsi verbali
Tali falsi verbali presentano alcune irregolarità che ne consentono il riconoscimento, come la data incompleta, l’assenza di targa, luogo e orario della presunta infrazione e la mancanza di indicazioni sulle modalità di pagamento alternative al QR code.
Il Comando della Polizia Locale invita pertanto i cittadini a non effettuare alcun pagamento sulla base di questi documenti e a verificare sempre l’autenticità di ogni verbale.
Come denunciare i falsi verbali
Eventuali documenti sospetti devono essere segnalati alla vera Polizia locale contattando il numero 095531333 o inviando una comunicazione all’indirizzo pm.ufficiopg@comune.catania.it.
La Polizia Locale catanese ribadisce l’importanza della collaborazione dei cittadini per contrastare simili condotte fraudolente: conservare una copia del documento contraffatto e, se possibile, fotografarlo, rappresenta un contributo utile per agevolare le indagini in corso e garantire la tutela della sicurezza stradale.
Le indagini puntano, adesso, a seguire il flusso di denaro pagato attraverso il QR code, per risalire ai truffatori anche se, visto il livello tecnologico messo in atto per la truffa, è ipotizzabile che i conti di approdo del denaro vengano frequentemente svuotati e sostituiti e siano intestati a probabili prestanome.
La truffa del parcheggio
A queste segnalazioni si uniscono quelle provenienti da altri comuni che usano un’app per il pagamento della sosta su strisce blu. Sopra i QR code delle colonnine di parcheggio sono stati scoperti QR code fasulli incollati sopra quelli veri. Chi scarica l’app dal QR code falso si trova su una applicazione realizzata dai truffatori che incassano, così, non solo il parcheggio ma carpiscono i dati della carta di credito del malcapitato. Su quest’ultima frode le indagini sono appena iniziate.






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