Un gesto di estremo coraggio e professionalità ha scongiurato una tragedia a Misilmeri, nel giorno in cui si celebra Santa Barbara, due carabinieri hanno salvato un ventenne che aveva tentato il suicidio. L’episodio, avvenuto sulla collina Rocca Rossa che sovrasta il quartiere San Giusto, è stato definito un “miracolo” dai residenti.

Il volo e la catena d’aiuto

Il giovane, dopo aver chiamato la propria fidanzata, si è lanciato dalle pareti a strapiombo della collina. È stata proprio la ragazza a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine.

L’uomo era già precipitato per un paio di metri prima di colpire una parete obliqua, rotolando per altri venti metri verso il basso. Una caduta potenzialmente fatale, attutita però dalla fitta vegetazione spontanea e da alcuni massi, che hanno deviato e rallentato la corsa del corpo, causandogli ferite ma evitandogli il peggio.

All’arrivo dei Carabinieri, il ventenne è stato intercettato in un punto impervio, ferito e sospeso a pochi metri da un ulteriore e definitivo precipizio.

L’intervento eroico dei militari

Nonostante la pericolosità del luogo, i due Carabinieri non hanno esitato a intervenire. Dopo aver localizzato il giovane tra la vegetazione, hanno cercato di dissuaderlo al telefono, guadagnando così tempo prezioso.

In pochi istanti, i militari si sono lanciati in un’operazione di salvataggio a dir poco rocambolesca, formando una vera e propria catena umana: un Carabiniere si è assicurato a un albero con una mano, trattenendo con l’altra il collega. Quest’ultimo, a sua volta, teneva saldo il ragazzo che, in preda alla disperazione, continuava a sporgersi per lasciarsi andare.

Con un guizzo repentino, uno dei Carabinieri è riuscito ad afferrare il ventenne, che era già proteso nel vuoto, assicurandolo definitivamente.

L’arrivo dei soccorsi specializzati

Dopo aver convinto il giovane a interrompere il suo intento suicidario, sul posto sono giunti i soccorritori del Nucleo Speleo-alpino-fluviale (SAF) dei Vigili del Fuoco. Questi hanno attivato le procedure per il recupero in sicurezza.

Il ragazzo è stato sollevato con il supporto fondamentale degli uomini dell’Arma, che, sebbene feriti nello sforzo e nella caduta, hanno messo in campo ogni energia per portare a termine la missione. I soccorritori del 118 hanno prestato le prime cure sia al giovane che ai due Carabinieri, entrambi medicati per le lesioni riportate.

La comunità di Misilmeri ha espresso profonda gratitudine per l’operato dei militari, definiti da una cittadina come “angeli custodi”, per aver trasformato una potenziale tragedia in un racconto di speranza.