“Il gesto di Lucia è stato inaspettato, senza segnali premonitori si è abbattuto su questa comunità corleonese. È stato inutile cercare di capirne il perché. Tutti i nostri ragionamenti e calcoli sulle difficoltà, la solitudine, lo stato d’animo, l’assistenza, il sostegno, non trovano conferme nella concreta realtà di Lucia e di Giusi. Cosa l’abbia spinta a questo drammatico gesto non ci è dato comprendere. Ne cogliamo il peso e la drammaticità, ma scegliamo di restare in silenzio perché qualsiasi parola umana non sarà mai in grado di comprendere il mistero di una mamma e di una figlia che hanno cessato di vivere”.
E’ uno dei passaggi dell’omelia dell’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi nel corso dei funerali per l’ultimo saluto a Lucia Pecoraro di 78 anni e Giuseppina Milone di 47 anni, madre e figlia morte tragicamente sabato scorso a Corleone. La madre ha ucciso in casa la figlia e poi si è tolta la vita. La celebrazione si è tenuta nella chiesa madre di San Martino. Il sindaco Walter Rà ha proclamato il lutto cittadino.
“Lucia e Giusi, erano persone conosciute, amate, inserite e accompagnate sia dalla comunità civile come da quella cristiana. Erano parte anche di un’altra comunità, quella dei Piccoli di Gesù. Una comunità, che saluto con particolare gratitudine per ciò che fanno e che continueranno a fare sul territorio corleonese. Giusi, era ed è una piccola di Gesù, un’anima bella: chi sapeva entrare nel suo mondo e nel suo modo espressivo ne coglieva tutta la dolcezza e la sensibilità – ha aggiunto il vescovo – Chiedeva attenzioni e amore speciali, ma restituiva amore e attenzioni altrettanto speciali. Lucia una mamma attenta, premurosa, inserita nella vita comunitaria. Cosa l’abbia spinta a questo drammatico gesto non ci è dato comprendere. Ne cogliamo il peso e la drammaticità, ma scegliamo di restare in silenzio perché qualsiasi parola umana non sarà mai in grado di comprendere il mistero di una mamma e di una figlia che hanno cessato di vivere. Scegliamo, dunque, la via del silenzio e della preghiera sospendendo ogni giudizio. Lasciamo risuonare in noi la parola di Dio, l’unica Parola capace di dare significati di vita anche alla morte più drammatica”.
Ieri sera in paese si è svolta una veglia di preghiera presieduta dal vescovo Isacchi. In paese tanto dolore e commozione per una tragedia del tutto inattesa che ha commosso in tanti.














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