Un appello rivolto agli elettori delusi della Democrazia Cristiana e del centrodestra siciliano arriva da Alfonso Alaimo, segretario regionale in Sicilia di Alternativa Popolare, che invita chi crede ancora in una politica fondata su onestà e responsabilità a non rifugiarsi nell’astensione, ormai oltre il 50 per cento in molte zone dell’Isola.

Al centro dell’intervento, la vicenda giudiziaria che coinvolge Salvatore Cuffaro e la cosiddetta “nuova” Dc.

«La telenovela giudiziaria che ruota attorno a Cuffaro – afferma Alaimo – continua a riproporre un copione già visto. Davvero qualcuno pensa che il futuro della Sicilia possa passare da repliche stanche di un passato che non vuole andare in pensione?».

Secondo Alaimo, tra sigle frammentate e leadership concentrate su se stesse, serve una proposta alternativa. «Mi rivolgo a donne e uomini che fanno politica con convinzione, a chi si riconosce nei valori popolari e degasperiani e crede nella politica come servizio. Alternativa Popolare offre una casa a chi vuole rimettere al centro il cittadino, la comunità e la responsabilità collettiva. Ci rivolgiamo a chi cerca una politica sobria, concreta e profondamente umana, lontana dai personalismi e dagli interessi individuali».

Nelle prossime settimane il partito avvierà una fase di riorganizzazione in Sicilia, con la convocazione del comitato regionale, la riassegnazione delle cariche territoriali e l’apertura di interlocuzioni con le forze dell’area moderata. In programma anche una Giornata di Alternativa Popolare, prevista per la primavera 2026.


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