“La cucina italiana diventa ufficialmente patrimonio culturale immateriale dell’umanità. A deliberarlo, all’unanimità, è stato nelle scorse ore il Comitato intergovernativo dell’Unesco. Questo riconoscimento premia i tremila anni di storia del nostro Paese, le tradizioni tramandate di generazione in generazione e i grandi saperi che oggi trionfano – dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro –. Non è solamente la vittoria della nostra cucina, ma il trionfo degli italiani che, nel tempo, hanno saputo trasformare il pasto in un momento di convivialità e socialità, un’esperienza autentica di quotidianità condivisa. In ogni angolo d’Italia troviamo cucine e ricchezze autoctone, diverse e complementari, eccellenze agroalimentari che rendono il nostro Paese unico al mondo. Tutto questo – prosegue il presidente Tiso – rappresenta anche il giusto riconoscimento all’enorme e spesso silenzioso lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori e pescatori, custodi del territorio e protagonisti indispensabili della qualità che il mondo ci invidia e che finiscono sulle nostre tavole. Il loro impegno quotidiano, fondato su sostenibilità, tradizione e innovazione, è la vera forza motrice del patrimonio gastronomico italiano. Ed è anche grazie a loro se questo straordinario risultato oggi appartiene all’intera comunità nazionale”.

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