Continuano senza sosta i controlli dei Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi, mirati a intensificare la prevenzione e il contrasto dei reati sia nel cuore del centro cittadino che nelle aree periferiche. L’attività delle forze dell’ordine ha portato a una denuncia per procurato allarme e a un arresto per spaccio e porto abusivo di armi.

Denunciato un giovane di 19 anni per procurato allarme

I militari della Stazione Centro, durante un servizio di pattugliamento notturno, hanno focalizzato l’attenzione su via Nicolò Turrisi. Qui, hanno notato un diciannovenne a bordo di un’autovettura in qualità di passeggero, mentre brandiva una pistola dal finestrino, puntandola in aria.

Con le dovute cautele, il veicolo è stato immediatamente fermato in Piazza Verdi. I Carabinieri hanno proceduto a una perquisizione personale e veicolare che ha permesso di chiarire la natura dell’oggetto: si trattava di una pistola in plastica a piombini, munita di tappo rosso.

Nonostante l’arma fosse innocua, l’atteggiamento del giovane ha causato un evidente turbamento della quiete pubblica. Il 19enne è stato pertanto denunciato in stato di libertà per il reato di procurato allarme.

Giovane ai domiciliari per spaccio e per porto d’armi

Un intervento più grave si è verificato in via Padre Spoto, a opera dei militari della Stazione di Brancaccio. Qui è stato bloccato e arrestato un pregiudicato di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto alla misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria.

L’indagato, alla vista dei lampeggianti dell’auto di servizio, ha assunto un atteggiamento estremamente sospetto, iniziando a camminare nervosamente avanti e indietro. Fermato e sottoposto a controllo, il giovane si è mostrato sin da subito poco collaborativo.

La resistenza era motivata da quanto occultato nelle tasche: i Carabinieri hanno rinvenuto 4 dosi di cocaina e ben 42 dosi di hashish. Oltre alla droga, l’uomo nascondeva anche un seghetto con una lama lunga 14 centimetri, qualificato come oggetto atto a offendere, e la somma di 80 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.

Il ventitreenne è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed è stato anche denunciato per porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto e, in attesa del processo, ha disposto per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.