E’ accusata di aver estorto 500 euro minacciando di divulgare video hot realizzati su Telegram. Protagonisti di questa vicenda una ragazza di 27 anni, dominatrice, e un ragazzo di 20 anni la vittima. Oggi al palazzo di giustizia di Palermo è iniziato il processo che vede imputata la donna che sui social vende con regolare partita iva e bonifici prestazioni sessuali virtuali a pagamento.
Il giovane di 20 anni uscito da una relazione tormentata avrebbe cercato conforto in un nuovo legame iniziato on line e che doveva, secondo la volontà del giovane, concretizzarsi in incontri reali. La vicenda precipita quanto, secondo la giovane, il ragazzo avrebbe dovuto pagare almeno 500 euro per un incontro che non si sarebbe concretizzato.
A quel punto l’imputata sarebbe diventata aggressiva. Invia diversi messaggi. “Se non mi dai i soldi, mando i tuoi disinibiti filmini a tutti quelli che conosci.. appendo le foto sui pali della città”. “Non ti puoi permettere di non rispondere, se non vuoi che i tuoi video siano resi pubblici mi devi dare subito i soldi”. Le richieste si fanno sempre più insistenti fino a quando non scatta l’arresto. La presunta vittima, assistito nel processo dall’avvocato e criminologa Claudia Corrao, porta i soldi alla giovane.
L’incontro è stato seguito dai carabinieri e scatta l’arresto per estorsione. Oggi in tribunale il giovane è stato sentito dal giudice Giulia Calafiore. L’avvocato di parte civile ha chiesto che venisse modificato il capo di imputazione contestando anche il revenge porn. Richiesta adesso al vaglio del pm. Per l’avvocato della difesa Rosalia Zarcone il giovane, sentito oggi in aula, si sarebbe contraddetto più volte. “Ci sono già sentenze in altri tribunali che hanno assolto donne che chiedevano di essere pagate per le prestazioni offerte – dice il legale – Noi durante il processo dimostreremo che non si è trattata di estorsione”.






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