Dopo aver incassato l’approvazione degli articoli da 1 a 3 che portano cons e tutte le misure per il lavoro e una spesa che sui avvicina ai 200 milioni (poco meno), in aula all’Ars torna il clima avvelenato e porta con se lo contro in piena discussione degli articoli riguardanti la sanità.
A far saltare il banco, nel marasma, è un comma che prevede la stabilizzazione dei comandanti. si tratta di 23 persone in tutto provenienti da altre amministrazioni, che passano in sanità con vari compiti e ruoli. Personale che già opera in regime di “comando” quindi inviata per un periodo di tempo limitato da una amministrazione pubblica ad un’altra. L’articolo prevede che restino li dove si trovano senza più tornare nelle amministrazioni originali.
L’attacco delle opposizioni: “è una parentopoli”
Ma sull’elenco dei “comandati” si consuma lo scontro. Non si tratta del solito Ismaele La Vardera ma a prendere la parola è anche il presidente dell’Antimafia Antonello Cracolici. Si accusano governo e maggioranza di una vera e propria parentopoli.
Fra i comandati, infatti, ci sarebbero la moglie del sindaco Lagalla, Maria Ferro, la figlia del direttore dell’assessorato Salvatore Iacolino, Giorgia, e la moglie del ragioniere generale Ignazio Tozzo, Anna Mancuso. Fra gli altri, poi, uomini e donne vicini ad assessori e politici forzisti.
Cracolici, Presidente dell’Antimafia regionale non ci sta e attacca: “La misura del personale comandato all’assessorato alla Salute è stata attivata almeno 15 anni fa, era contenuta nella legge di riforma del 2009. La norma che autorizzava – prima l’assessorato alla Salute e poi qualche anno dopo quello al bilancio – di avvalersi di personale comandato da altre amministrazioni riguardava una decina di unità al massimo. Oggi siamo arrivati a oltre 29. Perché il personale è triplicato negli ultimi anni all’assessorato alla salute? Credo sia arrivato il momento di istituire una commissione di inchiesta sulla sanità e sulla gestione dell’assessorato in Sicilia, abbiamo il dovere di capire cosa è successo nella nostra Regione. La commissione Antimafia si sta, tra l’altro, occupando della gara sugli elicotteri del 118 su cui è intervenuta pesantemente l’Anac con una richiesta di chiarimenti all’amministrazione regionale, rilevando che l’expertise non aveva le competenze specifiche richieste, mentre il rup non poteva essere reiterato secondo le norme anticorruzione. E’ evidente che c’è un problema all’interno dell’assessorato, chi ha fatto queste operazioni doveva avere una copertura politica da parte delle autorità di governo”
I fondi per la sanità
Più in generale lo s contro si estende ai fondi previsti in sanità: “Siamo sicuri che i fondi destinati alla sanità saranno davvero utilizzati per curare i siciliani e non per alimentare un sistema marcio? La domanda sorge spontanea, alla luce delle intercettazioni e dei numerosi fatti di cronaca che coinvolgono la sanità in Sicilia”, dichiara il deputato del Pd all’Ars Nello Dipasquale.
“Politicamente, l’intervento dell’assessore Faraoni appare debole e privo di garanzie concrete – ha aggiunto Dipasquale –. Si è limitato ad assicurare che non ci saranno più problemi e che tutto verrà risolto, ma noi faremo da sentinelle nei nostri territori e vigileremo affinché nessuno resti escluso e vengano forniti riscontri nei tempi dovuti. In caso contrario, chiederemo conto e ragione di ogni ritardo o omissione. E se le rassicurazioni fornite non dovessero trovare riscontro nei fatti, metteremo in campo ogni iniziativa necessaria, fino a forme di mobilitazione nei confronti delle Asp dei territori interessati. A noi – ha concluso il deputato del Pd – interessa solo che i cittadini siciliani possano curarsi”.
Sospensioni e accantonamenti
Per calmare gli animi si sospende l’aula e alla fine si decide di accantonare gli articoli dal 4 al 7, poi anche dall’8 al 12 e si passa ai forestali, argomento sul quale torna il sereno non prima di uno scontro a distanza con voci fatte arrivare a sindacati e lavoratori in base alle quali l’opposizione era pronta a chiedere il voto segreto per far saltare la norma.-
Alla fine l’articolo passa grazie a un asse inedito che si crea in aula fra Fratelli d’Italia e Lega, favorevole Forza Italia e prevede 23 giornate lavorative in più per tutti i 13.500 forestali per una spesa di 41 milioni
Non solo giornate in più ma investimenti di settore
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato ieri nell’ambito della finanziaria, la norma che definisce il piano di investimenti per il settore forestale e la prevenzione degli incendi per il triennio 2026-2028. Lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 873 milioni di euro nel triennio.
La norma conferma e potenzia le risorse per il settore: 291,2 milioni per il 2026, 291,3 per il 2027 e 290,3 per il 2028. Per il primo anno è inoltre previsto un incremento straordinario di 41,1 milioni di euro, destinato in particolare al rafforzamento del personale forestale e alle attività di prevenzione antincendio. Il provvedimento autorizza l’impiego aggiuntivo del personale per ulteriori 23 giornate lavorative nel 2026.
Le risorse sono ripartite tra il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale e il Comando del Corpo forestale, cui competono la prevenzione incendi, gli interventi conservativi e la gestione del patrimonio boschivo.
Schifani: “Attenzione del governo alla tutela del territorio”
“L’approvazione della norma sui forestali conferma l’attenzione che il mio governo riserva, fin dall’avvio della legislatura, alla tutela del territorio e alla prevenzione degli incendi. Rafforzare il lavoro degli operai forestali significa investire concretamente nella sicurezza dei nostri boschi e delle comunità. In questa direzione si inserisce anche l’inaugurazione della sala operativa unificata che mette in rete Protezione civile, Corpo forestale e Vigili del fuoco, così come l’iter ormai avanzato per la realizzazione di una control room regionale basata sulle tecnologie di Leonardo, che consentirà una sorveglianza più efficace e moderna del territorio. Prevenzione, coordinamento e innovazione sono pilastri centrali della nostra azione di governo” commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito alla misura approvata dall’Assemblea regionale siciliana che stanzia, nella legge di Stabilità, le risorse per accrescere l’impiego dei forestali stagionali.
Sammartino: “Risultato importante”
“Portiamo a casa – aggiunge l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – un risultato importante per il futuro e la stabilità dei lavoratori. La Finanziaria prevede infatti l’incremento di 23 giornate lavorative per tutti gli operai forestali, una platea di 13.500 persone. L’intervento, da 41 milioni di euro, consentirà una migliore gestione del nostro patrimonio boschivo e garantirà una maggiore sicurezza economica a tutte le unità di personale stagionale”.
Savarino “In arrivo anche assunzioni”
“Prosegue nel migliore dei modi il potenziamento del settore Forestale antincendio in Sicilia. Il via libera dall’Ars all’aumento delle giornate di lavoro degli operai stagionali- voluto con forza dal governo Schifani e approvato in maniera trasversale da maggioranza e opposizioni- si aggiunge ad altre importanti misure già adottate: ad esempio sono in arrivo le assunzioni di 369 nuovi e giovani agenti del corpo forestale, sono stati acquistati mezzi e strumenti innovativi di controllo, grazie alla sinergia tra i governi Schifani e Meloni, c’è stata l’attivazione della Sala Unificata e a breve della Control room in collaborazione con Leonardo” afferma Giusi Savarino, assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente, protagonista del patto di scopo col collega di giunta Luca Sammartino aggiungendo: “Con la norma ora approvata dall’Ars nell’ambito della Finanziaria abbia mantenuto un impegno. Sarà importante anche il via libera ai fondi per attivare le progressioni verticali e dotarci di più comandanti di distaccamento e dos. Numerosi provvedimenti, quindi, che stanno potenziando il corpo forestale e rafforzando sia la prevenzione che l’antincendio e che dimostrano con i fatti quanto detto a sindacati e lavoratori del settore. In futuro dovremo concentrarci anche sulle assunzioni di giovani operai stagionali, come stiamo già facendo con quelli in divisa. Questo sforzo ci permetterà di individuare i delinquenti che riducono in cenere il nostro territorio e salvaguardare l’ambiente e le nostre bellezze naturali”.
Forza Italia
Per Stefano Pellegrino, presidente dei deputati regionali di Forza Italia all’ARS, “con questo articolo diamo stabilità e prospettive al settore chiave della gestione del nostro patrimonio forestale. I numeri parlano chiaro: risorse certe per tre anni e un potenziamento immediato delle squadre per la prevenzione degli incendi. È un passo concreto, che va nella direzione della tutela e valorizzazione del territorio e della sicurezza delle comunità, nel quadro degli strumenti messi in campo dal Governo e dal Presidente Schifani, con un’azione non solo emergenziale, ma di programmazione continua”.
Per Marco Intravaia “Finalmente la notizia che il comparto dei forestali attendeva: abbiamo approvato la norma che stanzia 41 milioni per aumentare di 23 giornate il lavoro di tutti i forestali. L’incremento riguarda tutti gli addetti del settore a cui sarà garantito un futuro più sereno e stabile economicamente. Un successo legislativo targato Forza Italia per cui mi sono speso personalmente. A trarne beneficio saranno i lavoratori e le aree boschive che saranno più tutelate dalla minaccia di incendi rovinosi che affliggono il nostro territorio”
Lega
“Con l’approvazione della norma che consente l’aumento delle ore di lavoro per i forestali compiamo un passo concreto verso la tutela della dignità professionale e della stabilità economica di migliaia di lavoratori che da anni garantiscono un presidio fondamentale per il nostro territorio”. Così Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars, commentando il via libera alla misura che incrementa le giornate lavorative dei forestali.
“Una norma che abbiamo voluto fortemente che rappresenta un primo passo verso la riforma che porterà alla stabilizzazione di questi lavoratori – sottolinea -. Dopo tanti anni di silenzio, questo è un primo segnale concreto che consentirà l’aumento delle giornate per i settantottisti, centunisti e centocinquantunisti, impegnati sia nella manutenzione che nell’antincendio”.
Fratelli d’Italia
“La norma sui Forestali approvata dall’Ars dà finalmente concreta risposta alle legittime istanze di migliaia di lavoratori e potenzia ulteriormente un settore nevralgico della Sicilia. Si tratta di un provvedimento che era atteso da numerosi anni, voluto con forza dal governo Schifani con Fratelli d’Italia in prima linea e che riguarda anche gli stagionali dell’assessorato al Territorio e Ambiente guidato dalla nostra Giusi Savarino” afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di FdI, aggiungendo: “Il voto favorevole da parte di tutto il Parlamento regionale- maggioranza e opposizioni- è una pagina di buona politica e il nostro auspicio è che questo confronto costruttivo prosegua anche per il resto della Finanziaria, che ha già visto l’approvazione di altri provvedimenti significativi come- ad esempio- il south working per il lavoro a distanza dei giovani siciliani e gli incentivi per le assunzioni da parte delle aziende legate agli investimenti”.
5 stelle
“Mai avuto nessuna ostilità nei confronti degli operai forestali, anzi. Abbiamo votato favorevolmente alla norma approvata che aumenta le ore ai circa 16 mila operai, ma abbiamo evidenziato il problema della struttura di comando e coordinamento che va rafforzata. Oggi il Corpo forestale conta appena 300 unità, di cui circa 150 andranno in pensione nei prossimi due anni. A fronte dei concorsi in atto, gli incrementi previsti sono insufficienti e gli avanzamenti dirigenziali attualmente previsti riguardano appena venti unità. Occorre comunque una vera riforma del settore che questo governo si è sempre guardato dal mettere in piedi” afferma il capogruppo de M5S all’Ars Antonio De Luca.
“La carenza di personale in divisa e di ufficiali – continua Antonio De Luca – compromette l’efficacia degli interventi antincendio. Negli ultimi anni, in alcuni distaccamenti della provincia di Messina, si è arrivati ad avere una sola unità del Corpo forestale in servizio, costretta a turni massacranti fino a 36 o 40 ore consecutive. In queste condizioni, spesso non è nemmeno possibile intervenire sugli incendi, perché per operare servono almeno due agenti né è possibile fare uscire i mezzi o elevare contravvenzioni. Non si può costruire un esercito senza ufficiali”.
La battaglia è appena iniziata e il tempo stringe in vista della terza giornata d’aula di oggi






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